Sanificazione, ritiro, tamponi e spogliatoi: tutto quello che c’è da sapere
SERIE A CORONAVIRUS / Non è sicuramente il tema più importante a cui pensare in questo momento ma è inevitabile che il futuro del mondo del calcio continua a far discutere in Italia. Ieri, nella quotidiana conferenza della Protezione Civile, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha bocciato il piano immaginato dalla Federcalcio con i suoi esperti per la ripresa dell’attività. Come riportato da 'La Gazzetta dello Sport', dalla Federcalcio filtra infatti un quadro diverso e le polemiche non cessano. Per restare aggiornato con tutte le news legate al mondo del calcio e non solo CLICCA QUI.
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Coronavirus, bufera sulla ripresa della Serie A | Domani vertice con i medici
Lo stop agli allenamenti ha come scadenza il 3 maggio, ma nessuno può escludere una proroga. Le conclusioni della commissione medica Figc, che si riunirà domani, varranno solo per la fase della ripresa, soltanto dopo si affronterà il problema dell’attività agonistica. Il punto di partenza sarà sanificare gli ambienti e le strutture in cui i club si allenano, la seconda fase è sicuramente lo screening con i calciatori che si sottoporranno a test molecolari, sierologici, esami del sangue. Un punto critico riguarda i tamponi, si spera di poter arrivare molto presto a una normalizzazione. Il punto centrale del protocollo sarà il ritiro in un luogo chiuso con tecnici, medici, fisioterapisti, magazzinieri che non dovranno avere nessun contatto all’esterno. Tutto questo almeno nella prima fase, cioè quella della ripresa degli allenamenti. E'.del tutto probabile che non si utilizzino gli spogliatoi o gli spazi comuni al chiuso. Che ognuno si faccia la doccia e si cambi per conto suo.
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