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Brescia, Cellino: “Non giocheremo dopo il 30 giugno”. Poi attacca la FIGC!

Il presidente del club lombardo: “Non esiste spostare i bilanci. Bisogna garantire 700 milioni alle banche”

CORONAVIRUS BRESCIA SERIE A CELLINO / Cellino torna all'attacco della Federcalcio: “La FIFA dice finiamola qui, il CONI dice finiamola qui, la FIGC invece crea un sacco di confusione: è solo politica e burocrazia”.

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Il presidente del Brescia ribadisce la sua intenzione di non far scendere più in campo il Brescia in questa stagione: “Se punto allo stop definitivo per evitare la Serie B? Di retrocedere non me ne frega nulla – ha risposto – Posso andarci anche domani mattina. Nascondersi dietro i problemi economici è sbagliato, l’azienda calcio è come tutte le altre. Ma come si fa a giocare giugno, luglio, cioè quando i bilanci chiudono proprio a giugno e i contratti anche?  E poi i calciatori riprendono senza fare un giorno di vacanza? Si strappano tutti! Comunque ripeto: se il Brescia deve retrocedere per salvare il calcio, io firmo subito e non faccio causa a nessuno, ma non permetto che si facciano insinuazioni del genere. Io, però, dopo il 30 giugno non posso più giocare, ho i contratti in scadenza e non esiste spostare i bilanci. Bisogna garantire 700 milioni alle banche entro il 30 giugno, per cui non diciamo coglionerie…”.

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