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Serie A verso la ripartenza, ecco il programma del Napoli: ultime CM.IT

Il Napoli è uno dei nove club del massimo campionato che ha gli strumenti per andare in ritiro

CORONAVIRUS RIPRESA CAMPIONATI SERIE A / Il presidente De Laurentiis con Lotito rappresenta il fronte più agguerrito per far ripartire il calcio sin dalle battute iniziali dell'emergenza Coronavirus. Lo staff medico del Napoli ha firmato il protocollo d’intesa sottoscritto dai colleghi di tutta la Serie A, eccetto quelli della Lazio, che chiedeva lo stop degli allenamenti fino al 3 aprile, poi diventato esecutivo nei decreti del premier Conte fino al 3 maggio. Lunedì 4 maggio dovrebbe però essere il giorno del nuovo inizio, come abbiamo raccontato nel focus dello scorso 8 aprile.

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Obiettivo ripartenza, il Napoli si prepara: le ultime di CM.IT

Secondo quanto raccolto da Calciomercato.it, gli azzurri stanno lavorando in smart working: tre ore al giorno con un programma alternato tra il cardio, il lavoro a corpo libero. Lo scopo è stimolare l’atleta al lavoro fisico e mentale senza caricare troppo sotto il profilo dell’intensità perché si rischia d’abbassare il livello delle difese immunitarie e ostacolare la prevenzione degli infortuni. Tutto è svolto nella massima serietà, i collaboratori dello staff medico azzurro hanno spedito a domicilio tappetini e altro materiale ai calciatori che ne erano sprovvisti. Insigne e compagni hanno ricevuto anche le linee guida sull’alimentazione che hanno dovuto rispettare anche nei giorni di Pasqua, con dei consigli anche specifici per evitare i raffreddori di stagione e le infezioni, per esempio l’aglio ha effetti antivirali e il tè nero rafforza le difese del sistema immunitario.

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Lo staff medico del Napoli è sul pezzo, non ha mai mollato la presa e si sta organizzando per la ripresa degli allenamenti informandosi sul protocollo che sta elaborando la Figc. Il dott. Rodolfo Tavana del Torino rappresenta il mondo dei medici sociali del club all’interno della commissione medico-scientifica della federazione che s’avvale anche della collaborazione degli infettivologi (da Cauda della Cattolica a Ricciardi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, da Fantoni del Policlinico Gemelli a Vala, direttore sanitario dell'ospedale Spallanzani). Il Napoli è una delle 9 società della serie A che non ha problemi a “chiudersi” in ritiro, sembra uno scherzo del destino nella stagione condizionata dall’ammutinamento del 5 novembre scorso. L’ultimo allenamento svolto a Castel Volturno risale al 12 marzo e il Napoli già rispettava tante precauzioni: evitare le riunioni con assembramenti nei luoghi chiusi, far utilizzare la palestra e la sala medica solo a gruppetti di calciatori, rinunciare ai pranzi di squadra, tenere il più possibile le porte aperte per evitare il contagio attraverso le maniglie, dotare di mascherine i componenti dello staff medico. Al training center il Napoli ha un solo spogliatoio, il restyling voluto nell’era Benitez ha aumentato gli uffici e quindi compresso gli spazi e, infatti, da qualche anno la Primavera s’allena altrove. La soluzione pensata dal dott. Raffaele Canonico e dai suoi collaboratori è far utilizzare le camere dell’albergo per le docce. Ovviamente non basta, la svolta per la ripartenza è nei test sierologici (si attende che l’Istituto Superiore di Sanità faccia chiarezza sull’argomento) che possono essere svolti anche dal medico sociale e consentirebbero al mondo del calcio di non incorrere nel problema etico, sovraccaricare cioè le strutture sanitarie per i tamponi che saranno comunque fondamentali per la certezza dei risultati. Il Napoli si sta attrezzando con dei laboratori privati come per esempio quello dell’ospedale Pineta Grande a Castel Volturno in modo da accertarsi della negatività al covid-19 di tutti i componenti del gruppo squadra. Lo screening a cui sottoporre gli azzurri consiste in un programma completamente nuovo di visite mediche per l’idoneità sportiva: test cardiopolmonari, spirometria completa, elettrocardiogramma, una road map condivisa anche con Gattuso che considera questi dati molto importanti anche per programmare il lavoro atletico.

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