Il tecnico turco ha raccontato la sua guarigione dal Covid-19 prima di soffermarsi anche su Demiral e il Milan
CORONAVIRUS TERIM DEMIRAL MILAN / Fatih Terim, tecnico del Galatasaray, ha vinto la sua personale battaglia al Coronavirus, raccontata in un'interessante intervista a 'La Gazzetta dello Sport': “Sto bene, grazie mille. Sono stato fortunato, ci siamo accorti del virus prima che si manifestassero tutti i sintomi, così abbiamo iniziato subito la cura. Ora sono a casa, mi sto riposando. La parola paura non basterebbe nemmeno a spiegare quello che ho sentito. Penso che i miei amici italiani sopravvissuti al virus mi capiscano… Io credo che il mondo stia vivendo un esame molto importante e, attraverso la Gazzetta, vorrei fare le mie condoglianze ed esprimere la mia solidarietà piu sincera all’Italia, la mia seconda casa. Che Dio aiuti tutti. Il coronavirus ci mette sotto esame alcuni con la pazienza, altri con l’intelligenza, altri ancora con la comprensione. Io, dopo la quarantena, spenderò più tempo con la famiglia Abbiamo delle vite che consumiamo troppo velocemente”.
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Terim si è quindi soffermato anche sul calcio italiano parlando del connazionale Demiral della Juventus: “Merih sta lavorando molto, ha fiducia in se stesso ed è riuscito a diventare anche un titolare della Juventus. Le sue migliori caratteristiche sono l’intuito, la velocità nonostante sia alto un metro e 90, l’atletismo e la grinta. Anche tecnica e visione gioco non sono male. Posso dire che sta facendo grandi cose, spero che dopo l’infortunio ne sentiremo parlarne ancora di più. Ogni atleta con il fisico e l’intelligenza adatti deve vivere per diventare il migliore. È dura ma non impossibile. Merih ha questo potenziale e, in più, ha una lunga carriera davanti: può ancora costruirsi”.
Infine sul Milan: “Vedere il Milan lontano dalla corsa scudetto mi dispiace. Il Milan dovrebbe essere sempre in corsa per lo scudetto. Questo vale anche per la Fiorentina, sono due grandi società e spero torneranno presto al loro livello
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