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Coronavirus, Ziliani shock: “Rischiamo il morto in campo, meglio dirlo prima”

Il giornalista sui rischi del ritorno in campo per i match di Serie A

CORONAVIRUS ZILIANI SERIE A / L'eventuale ritorno in campo delle squadre di Serie A causa ancora enormi polemiche. Mentre sette club sarebbero contrari e domani esporranno la loro posizione nell'assemblea di Lega, anche tanti opinionisti perorano la loro causa. Sulle colonne de 'Il Fatto Quotidiano', per esempio, oggi Paolo Ziliani ha lanciato un monito durissimo: “Al calcio italiano manca solo una cosa, che ci scappi il morto: un calciatore che lasci le penne in campo mentre gioca in condizioni inumane partite insensate, utili solo a riaprire il rubinetto dei soldi dei diritti-tv”.

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Coronavirus, Ziliani: “Rischio cardiaco per i calciatori”

Nell'articolo, si denunciano i ritmi serrati (ogni tre giorni) che imporrebbero i calendari estivi, i rischi fisici che correrebbero i giocatori e la questione etica sui tamponi: “Circa 1200-1400 ogni volta sottratti alla gente comune, lasciata morire in casa”. Ziliani, che ripete “manca solo che ci scappi il morto e forse è meglio dirlo prima”, riporta anche uno studio pubblicato su 'Jama Cardiology', secondo il quale il COVID-19 causerebbe anche “miocarditi acute con versamento pericardico” o insufficienze cardiache. “Danni al cuore, arrecati da un virus che ha colpito anche i calciatori. E però, chi se ne frega: quel che conta è tornare a giocare. Dio perdona loro”, conclude Ziliani.

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