L’ex difensore italiano ha ripercorso con rammarico la sua tappa in nerazzurro
INTER CANNAVARO JUVENTUS NAPOLI / Dal suo addio al Napoli alla non esaltante esperienza all'Inter, Fabio Cannavaro si è confessato in una diretta Instagram con 'Damian Er Faina': “Da Napoli sono andato via troppo presto. La società aveva problemi economici e ricordo ancora oggi che Ferlaino mi chiamò e mi disse che se non avessi accettato il Parma, ed io ero vicino a rifiutare, il Napoli sarebbe fallito il giorno dopo”. Sull'Inter invece: “Ho il rammarico di essere andato via sul più bello. Ho sofferto tanto all’Inter, ho anche pensato di smettere con il calcio. Sono stato quasi un anno e mezzo con una frattura nella tibia, era come avere una coltellata ogni volta che mettevo il piede a terra. Dovevo fermarmi e non lo feci, fu un errore. Non posso dimenticare la prima volta a San Siro, Cuper mi fece partire dalla panchina ma quando entrai ci fu un boato. Moratti mi disse che una cosa così l’aveva sentita solo per Ronaldo, c’erano quindi grandissime aspettative. Venivo da sette anni a Parma ed ero già capitano della Nazionale, fallire mi dava fastidio ma poi decisi di tornare solo quando sarei stato bene. Iniziai un lavoro personalizzato, ma dopo tanta sofferenza mi dissero che sarei stato ceduto alla Juve”.
JUVENTUS – “Il rammarico legato alla Juve è che successe tutto quello che è successo dopo due anni nei quali avevo fatto delle prestazioni paurose. Il rammarico è non potermi godere due Scudetti che sul campo ci siamo sudati. Abbiamo dato il massimo, sofferto, gioito, e poi era una squadra talmente forte che quando successe tutto quel ‘casino’ nessuno voleva crederci, io per primo”.