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Serie A, clamoroso Lotito: “Finale secca Juventus-Lazio per lo scudetto”

Il presidente biancoceleste interviene sulla ripresa del campionato

SERIE A LOTITO LAZIO JUVENTUS SCUDETTO / Rischia di slittare ulteriormente la ripresa del campionato dopo le nuove misure varate ieri sera dal Governo per l'emergenza coronavirus. Gli allenamenti di squadra sono stati fissati per il 18 maggio, con la Serie A che non riprenderà prima di giugno in caso di ritorno in campo dall'emergenza coronavirus.

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Lazio, la soluzione di Lotito: “Finale scudetto con la Juventus”

Federcalcio e Lega studiano un nuovo piano, con Claudio Lotito che lancia l'idea di una finale 'secca' tra Lazio e Juventus, le prime due della classifica prima dello stop: “Sfido la Juve, decidiamo lo scudetto in una partita unica – il titolo dell'intervista al patron biancoceleste sul quotidiano 'Repubblica' – Oggi io sono a un punto dai bianconeri e solo per Juve-Inter che… vabbè, l'avete vista. Ma all'andata contro la Juventus ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l'ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l'Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l'Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte. Una sfida secca con la Juventus? Sì, questo lo accetterei. Anche se ancora non mi sono posto il problema”.

Lotito prosegue: “Ripartire comunque in parte ci penalizza. Noi avevamo fatto una scelta: ritenendo di non potercela giocare su tre fronti, avevamo sacrificato l'Europa League visto che per orari e spostamenti era la competizione più scomoda. Così avremmo giocato una volta a settimana, mentre gli altri giocavano due volte. Se si ripartisse giocheremmo tutti due volte a settimana e perderemmo un vantaggio. Ma io ragiono nell'interesse di 20 club”.

Lotito poi aggiunge sul pericolo di non concludere la stagione e accusa: “Non tutti lavorano nell'interesse del sistema. Si rischia di mandare tutto a gambe all'aria. Mi chiamano Lotito il virologo, lo scienziato, ma alla Lazio ho una struttura eccellente. Ho già tamponi e test sierologici. E ho fatto avere le mascherine anche a qualche presidente. Ma se non si gioca più io sono già in Champions e risparmio quattro mensilità di stipendi. Avrei la convenienza a non giocare, ma io ragiono pensando a tutto il sistema: altri invece no. A Formello ho svariati campi, 12 spogliatoi diversi, 3 palestre e 3 lavanderie. E 11 macchine di sterilizzazione e lavaggio. Se tra poco si potrà andare in metro, in treno, in aereo, perché non allenarsi all'aperto?”.

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