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AIC, Tommasi: “Alcune risposte incomprensibili. Ci sono alcuni presidenti…”

Il presidente dell’associazione calciatori: “Abbiamo chiesto che venga presa in considerazione ipotesi per allenamento individuale per sport di squadra”

CORONAVIRUS SERIE A ASSOCALCIATORI TOMMASI / “La responsabilità è il discrimine forse di alcune risposte incomprensibili. Andare a correre nel parco non è un allenamento da professionista…”. Ha esordito con tono polemico Damiano Tommasi nell'intervista a 'Tutti Convocati', programma in onda su 'Radio 24'. “Vorremmo capire se c'è possibilità di allenarsi individualmente su un campo sportivo più grande – ha aggiunto il presidente dell'Assocalciatori – sono scelte subordinate alla responsabilità delle strutture e a un protocollo che noi chiediamo. Non mi risulta ci siano protocolli validati su altri sport individuali, poi ci sono anche le responsabilità del datore di lavoro. E' una catena che si deve unire. L'apertura degli sport individuali ci sollecita ad avere un protocollo in sicurezza per lunedì o per quando ci sarà possibilità di averlo. Ci sono però anche presidenti che non se la sentono di prendersi la responsabilità – la rivelazione di Tommasi – magari in zone in cui il problema è più sentito”.

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Tommasi: “Chiesto ok ad allenamento individuale per sport di squadra. Ma chi mette in campo i calciatori…”

Tornando alla questione protocollo, “Per il 18 non ancora validato e deve essere rivisto. Su questo siamo preoccupati: se non è pronto difficile pensare di tornare ad allenamenti di squadra. Comunque per quello relativo all'allenamento individualizzato per gli sport di squadra ci stiamo lavorando. Se lo trovassimo si applicherebbe anche al nostro sport da lunedì. Abbiamo chiesto che venga presa in considerazione ipotesi per allenamento individuale per sport di squadra – ha svelato – In Germania si stanno già allenando perchè il rischio era sotto un certo livello. In Italia non c'è ancora questo, ma l'abbassamento ti consente di fare gradualmente delle cose. Se i calciatori disponibili a fare calcio prima che sparisca il virus? Bisogna vedere che significa, ci rimettiamo alla comunità scientifica come tutti. Deve essere una scelta condivisa. Rischio zero ci viene detto che non ci sarà, qual è rischio calcolato ripartendo non sta a noi dirlo, ma ci sarà la possibilità di valutarlo – ha evidenziato Damiani in conclusione – Qual è il rischio calcolato ripartendo non sta a noi dirlo. rischio calcolato lo prende anche chi mette in campo i giocatori”.

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