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Coronavirus, Conte: “Nessuna azione improvvisata. Normalità non tornerà a breve”

L’intervento del Presidente del Governo in un’informativa alla Camera dei Deputati

CORONAVORUS PREMIER CONTE / Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera dei Deputati per un'informativa urgente sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche. Tensione in aula prima dell'intervento sull'utilizzo della mascherina da parte del capo del Consiglio. Queste le parole di Conte: “Siamo di fronte ad un'emergenza che non ha precedenti e che sta mettendo a dura prova diversi paesi democratici in tutti il mondo. Bisogna riconsiderare i nostri modelli di vita e le nostre relazioni, oltre ai sistemi di sviluppo e di vita sociale. Il Governo ha sempre compreso la delicatezza del momento e non si è lasciato andare ad azioni improvvisate. Si è fatta un'attenta valutazione di tutti i valori in gioco, coinvolgendo e bilanciando soprattutto gli interessi di rango costituzionale. Le misure adottate sono state valutate con i membri del Governo, le forze politiche di maggioranza, qualificati esponenti del mondo scientifico, regioni e le altre figure preposte. Bisogna far ripartire al meglio la nostra economia, senza nuovi stop. Il Governo non può assicurare il ritorno alla normalità in breve tempo“.

Conte prosegue nel suo intervento: “Questo piano persegue l'interesse generale anche con misure impopolari, non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso. Dal primo giorno abbiamo avuto ben chiaro la tutela della salute. Nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall'Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive, in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori. Al termine delle due settimane dal Decreto avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere, allenteremo ulteriormente le misure assicurando l'apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona. Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti”.

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