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Coronavirus, il punto di Borrelli: mai così tanti guariti

I numeri della pandemia al 30 aprile: 285 nuovi decessi

CORONAVIRUS BORRELLI / Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha illustrato in conferenza i numeri della pandemia del Coronavirus relativamente ad oggi, 30 aprile. “Registriamo il numero più alto di guariti, un totale di 75945, con un record di 4693 in più. Calano le persone positive, 3106 in meno rispetto a ieri. I contagiati totali, cioè gli attualmente positivi, le vittime e i guariti, sono 205.463, con un aumento di 1.872 rispetto a 24 ore fa. Di questi 18149 sono ricoverati con sintomi. La maggior parte delle persone affette da Covid è in isolamento domiciliare con sintomi lievi o senza sintomi. 26967 deceduti, 285 in più, 38 in meno di ieri. Ci avviamo verso una nuova fase, abbiamo deciso di interrompere la nostra conferenza stampa che era diventata bisettimanale. Non mancheremo di fornire aggiornamenti costanti. Voglio però sottolineare l'impegno della Protezione Civile. Le forze armate sono state impegnate pesantemente e sono state preziose per il loro supporto di logistica e alle strutture ospedaliere nella realizzazione di ospedali da campo. Grazie anche alle associazioni di volontariato e alle associazioni internazionali per la realizzazioni di ospedali da campo. Altra attività importante è stata la Centrale Remota di Soccorso Sanitario, con 38 pazienti accolti in Germania. Grazie al governo tedesco. Grazie anche ai paesi europei ed extraeuropei per il supporto, con l'invio di medici e materiali sanitari. Su due distinti conti correnti sono stati raccolti in uno oltre 142 milioni di euro e in un altro oltre 6 milioni di euro”.

Prende poi la parola il professor Richeldi: “I dati di oggi sono molto confortanti, c'è un aumento di quasi 5mila unità tra le persone dimesse. Oggi ci sono sei regioni che non riportano decessi e sei regioni che riportano meno di dieci decessi giornalieri. Se guardiamo agli ultimi 15 giorni, abbiamo dimezzato il numero dei decessi e raddoppiato i guariti, dimezzato le persone in terapia intensiva e ridotto il numero dei ricoverati. Il sistema sta facendo più tamponi e il rapporto tra tamponi eseguiti e tamponi positivi è sceso sotto la soglia cruciale del 3 %. Le indicazioni generali a livello nazionale sono indispensabili ma ci saranno sicuramente delle piccole variazioni e ci saranno sicuramente delle zone rosse a livello locale. Ecco perché si è deciso di non utilizzare un approccio regionale per le riaperture”.

Andrea Gariboldi

Classe 1991, giornalista pubblicista, il mio cuore è diviso a metà tra la Brianza e la Maremma, ma adoro seguire il calcio a qualsiasi latitudine venga giocato

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