La figlia del tecnico dei rossoblu rivive il periodo più difficile della sua famiglia, con la malattia del padre
BOLOGNA MIHAJLOVIC FIGLIA / Viktorija Mihajlovic racconta Sinisa. La figlia del tecnico del Bologna rivive i passaggi più importanti della vita della sua famiglia, dal giorno in cui ha saputo della malattia del padre.
“Squilla il telefono di mia madre, dall'altra parte c'è lui, mio padre, il mio dio, e le spiega che quelle cose (che aveva fatto senza dire niente) erano esami su esami, e ancora esami, perché aveva avuto una strana febbricola e si sentiva affaticato – racconta la primogenita nel libro 'Sinisa, mio padre' e riportato da 'Chi' – Piccola premessa: stiamo parlando di mio padre. Di un uomo che prima di quelle cose giocava a paddle, correva, si allenava con la squadra, calciava e non stava mai fermo. E questo non succedeva anni e anni fa. Ma tre giorni prima di quei maledetti sintomi”.
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INCUBO – Era come se sapessi già tutto. Mi trascino, incrocio i loro sguardi, la vita di tutte noi si ferma… Non sento niente. Non percepisco quelle parole: malattia, leucemia, cure, visite, ospedale, conferenze stampa.. Non sento niente. Inizio a urlare, rompo ogni cosa mi capiti sotto tiro, urlo, ma è come se la voce non mi uscisse dalla bocca. Urlo in silenzio per quanto sto male. Prendo il telefono, lacrime a non finire, e dico solo: “Papà, ti amo”. “Io amo te, e ora ti chiedo di essere forte come il tuo papà”.
L'AMORE PER LA MOGLIE – “Una coppia fantastiche, che sembra uscita da un libro o da un film. Ho sempre sognato un amore così, forte come il loro – si legge su Chi – La loro non è la solita storia del calciatore che si innamora della showgirl. Il loro era destinato a essere un “per sempre” fin dal primo “Ciao!” di mio padre, anche se lui portava una camicia che avrebbe dovuto farla scappare”.