La lettera di Stefan Körzell per salvaguardare l’Eurozona
CORONAVIRUS SINDACALISTA TEDESCO / Mentre dalla Corte Costituzionale tedesca arriva la 'stangata' alla Bce sul tema dell'acquisto di titoli pubblici che fa tremare l'Eurozona, a 'Il Fatto Quotidiano' il sindacalista di Berlino Stefan Körzell scrive una lettera in cui spiega che questo è il momento di salvare l'Europa e, quindi, di mettere da parte l'ostruzionismo nazionalista per salvaguardare i Paesi in difficoltà come l'Italia: “Dallo scoppio del Coronavirus l'Italia e altri Stati dell'Ue hanno agito con fermezza in tempi brevissimi e hanno adottato delle misure significative per tutelare la popolazione e sostenere l'economia: ogni Paese per se stesso. Ed è tata cosa buona e giusta, perché si tratta di compiti che spettano agli Stati nazionali. Ma queste misure costano molto e così il debito pubblico cresce. Adottare a questo proposito contromisure per attenuare le conseguenze in modo efficace in Europa è anche compito dell'Unione europea, o almeno lo dovrebbe essere, perché l'Ue è un progetto comune. […] Non è accettabile che alcuni Stati escano dalla crisi relativamente indenni, mentre altri vengono lasciati soli. […] Adesso, dunque, è necessario rafforzare la coesione europea e adottare misure in grado di evitare un'altra crisi europea del debito sovrano. Serve ora uno strumento solidale con cui i paesi dell’Eurozona. […] Il presidente dell'Ifo, Clemens Fuest, economista organico alla Cdu di Angela Merkel (corrente “falchi”), l'ha messa così: la sentenza, in sostanza,”limita la possibilità di acquistare titoli di Stato italiani”. È una bomba a orologeria sotto il tappeto dell'Eurozona, che in autunno rischia di esplodere. Nelle condizioni date, e visto che è messa peggio di come le piace apparire, è la Francia a dover decidere cosa fare“.