Cesare Prandelli non considera giusto pensare alla ripartenza della Serie A e invita a prendere esempio da un altro Paese
Troppo presto: Cesare Prandelli non considera giusto rimettersi già in moto per il calcio. La Serie A può anche attendere per l’allenatore, come racconta lui stesso a ‘Rai Sport’: “Parlare di calcio è difficile. Per me è stato l’ultimo dei pensieri. In questi ultimi giorni si sta parlando di riapertura, cerco di capire, mi immagino come potrà essere la ripartenza. La sensazione che ho è che ci sia un po’ troppa voglia di ripartire, troppa fretta: non la capisco”.
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L’esempio della Germania può far da apripista: “Se ripartono avranno le garanzie che non succeda nulla, che la situazione sia sotto controllo e quindi forse anche il nostro movimento dovrebbe capire come fanno. Copiare le cose che funzionano non è un problema. Io lo trovo molto complicato per noi sinceramente. Cosa succede se un calciatore risulta positivo? Si ferma il campionato, la squadra o il singolo giocatore?”
Però c’è la questione economica da considerare: “Non mi meraviglio che l’aspetto economico possa essere determinante. In questo caso è un controsenso perché la cosa più importante è la salute, la vita di tutti noi. L’aspetto economico ha ancora un valore in questo senso? Noi siamo pronti alla ripartenza con ancora centinaia di morti ogni giorno?”
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