Nel decreto Legge rilancio ci sarà anche una parte dedicata allo sport. Pronta una procedura ‘veloce’ per i ricorsi.
Il Decreto legge rilancio è alle battute finali, entro pochi giorni diventerà realtà, il Governo sta discutendo un documento di circa 800 giorni con le proposte normative dei vari ministeri. C’è anche una parte dedicata allo sport: l’estensione anche per la mensilità di aprile del bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi, il fondo Salva Sport con l’1% delle scommesse sportive e anche la disciplina delle disposizioni processuali in materia sportiva.
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“Si prefigge lo scopo di evitare la paralisi dell’ordinamento sportivo attraverso misure, del tutto eccezionali e temporanee, che possano contenere entro tempi certi la durata del predetto contenzioso. A questi fini, l’articolo si muove lungo due versanti: i) da un lato, prevedendo l’esclusione di ogni competenza degli organi di giustizia sportiva per le controversie in esame; ii) dall’altro, introducendo un rito speciale accelerato per la definizione dei giudizi davanti al T.a.r. e Consiglio di Stato”, così recita la relazione illustrativa e tecnica in merito a quest’argomento. Il Decreto dovrebbe consentire alle federazioni sportive nazionali di adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo, provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, ivi compresa la definizione delle classifiche finali, per la stagione sportiva 2019/2020, nonché i conseguenti provvedimenti relativi all’organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, per la successiva stagione sportiva 2020/2021.
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Questa norma potrebbe essere anche un riferimento per varare la riforma dei campionati di calcio che coinvolgerebbe le serie B, C e D di cui si discute qualche settimana. L’argomento più interessante è, però, la disciplina veloce del meccanismo dei ricorsi: per le controversie saranno esclusi gli organi di giustizia sportiva, se ne occuperà il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio-Roma, che ha competenza inderogabile e giurisdizione esclusiva. Il ricorso potrà essere presentato entro quindici giorni dalla pubblicazione delle decisioni della Federazione. La causa è discussa nella prima udienza utile decorsi sette giorni dalla scadenza del termine per il deposito del ricorso, senza avvisi. Se prima dell’udienza è stato notificato e depositato un ricorso incidentale o un atto recante motivi aggiunti, la discussione della causa può essere rinviata di non oltre sette giorni. Il giudizio è deciso all’esito dell’udienza da pubblicarsi entro il giorno successivo a quello dell’udienza. La parte interessata può fare appello all’esito entro quindici giorni, così il Governo vuole aiutare il calcio interno a non paralizzare la prossima stagione, condensando in poco più di un mese dalle decisioni in merito ai campionati le controversie legali.
Ciro Troise
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