Il direttore del San Matteo di Pavia anticipa una parte dei risultati che saranno pubblicati domani. Mortalità ridotta dal 15% al 6%.
Dagli ospedali di Pavia e Mantova arrivano nuove, incoraggianti notizie circa il trattamento con plasma iperimmune dei pazienti affetti da COVID-19. È l’anticipazione del dottor Carlo Nicora, direttore del San Matteo di Pavia, che ai microfoni di ‘Agorà’ su ‘Rai3’ ha parlato dello studio condotto su 46 pazienti nei due ospedali i cui risultati saranno pubblicati domani: “Possiamo intanto dire che si era partiti con una mortalità in terapia intensiva breve del 15% e si è scesi a 6% in quei pazienti in cui viene somministrati questo plasma iperimmune. Si moriva uno ogni 6, ora uno ogni 15 nella terapia breve, ovvero dentro il periodo di terapia intensiva. Inoltre alcuni parametri respiratori di pazienti che erano intubati o col ‘casco’, miglioravano in pochi giorni. E lo stesso, terzo grande elemento, riguarda i parametri dell’infiammazione. In questi 46 pazienti, metà a Pavia e metà a Mantova, anche gli indicatori di infiammazioni diminuivano”.
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