Il Presidente del Consiglio e i Ministri illustrano il Decreto Rilancio in conferenza stampa
ROMA – Si è appena concluso il Consiglio dei Ministri sul “Decreto Rilancio” da ben 55 miliardi di euro per far fronte all’emergenza economica provocata dal Coronavirus. Queste le dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa: “Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava, perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo, ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo così complesso. Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza, ma spero anche con l’opposizione, mi auguro che il decreto possa essere migliorato. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro”.
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Il Presidente del Consiglio ha poi illustrato le varie misure: “Reddito emergenza con ISEE fino 15 mila euro; Ecobonus per edilizia; maturità in sicurezza e si tornerà a scuola a settembre; bonus vacanze fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40 mila euro; la prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari; ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la TOSAP ((Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, ndr), anche grazie alla collaborazione con Anci. Per la sanità c’è un intervento cospicuo, pari a 2 miliardi e 250 milioni. Ci sono poi 15-16 miliardi alle imprese, che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato. 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori. Inoltre, istituiamo il fondo per le strutture semi-residenziali per persone con disabilità prevedendo risorse per 40 milioni”.
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Infine, conclude Conte, “dobbiamo semplificare e fare in modo che le risorse stanziate arrivino in modo semplice, rapido, veloce. Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura”.
Prende la parola Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia: “È stato un lavoro intenso, ma oggi abbiamo approvato un decreto significativo, direi imponente, sia per le risorse che mette in campo sia per gli indirizzi molto forti con cui sosteniamo famiglie, imprese, sistema sanitario. Gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia, lo facciamo stanziando risorse molto consistenti. Per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi”.
Prosegue Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico: “Il decreto stanzia 6 miliardi per gli indennizzi alle imprese che fatturano da zero a 5 milioni di euro e che hanno avuto un calo di fatturato del 33%, sostanzialmente la totalità. L’indennizzo andrà da 2 mila euro a fino a oltre 40 mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare”.
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Questo invece il commento del ministro della Salute Roberto Speranza: “Sono molto soddisfatto dello sforzo per rafforzare il servizio sanitario nazionale. Vengono stanziati 3 miliardi 250 milioni di euro, una cifra molto più alta di quella che lo Stato investiva in un anno. Invece in un colpo solo ci sono risorse molto importanti. Prima del Covid in Italia c’erano 5179 posti letto in terapia intensiva. Grazie a questo de 11109, più 115%. Non sappiamo cosa avverrà nei prossimi mesi, ma dobbiamo essere pronti”.
Ancora Conte sul tema della regolarizzazione dei lavoratori irregolari: “È un provvedimento complesso. È stato richiesto un approfondimento. Vorrei ringraziare il Movimento 5 Stelle. Abbiamo portato a compimento un risultato importante, è una battaglia di civiltà ma anche il contrasto alla criminalità e al caporalato con l’emersione del lavoro nero. Non ho particolari preoccupazioni. I numeri non sono elevati”.
Monito, infine, all’UE: “Non accettiamo accordi bilaterali sul turismo all’interno dell’UE che possano creare corridoi privilegiati: nell’ultima conversazione con Ursula von der Leyen ho posto questo tema: sarebbe la distruzione del singolo mercato”.
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