Il Ds della Lazio: “Chi dice che vogliamo continuare per interessi personali non capisce niente”.
ROMA – La Lazio non arretra di un millimetro e spinge per la ripresa del campionato. L’approvazione del protocollo e la data del 13 giugno individuata dalla Lega Serie A avvicinano il traguardo, ma la corsa è ancora lunga e piena di ostacoli. Anche se il Ds biancoceleste Igli Tare, intervistato da ‘La Repubblica’ non vuol sentir parlare di stop alla stagione: “Noi ci siamo. Proveremo a vincere lo scudetto adesso, se la Serie A riprende, oppure l’anno prossimo. Arriviamo da lontano e non ci fermiamo qui. Interesse personale? Chi lo dice non ha capito niente. Ci sono ancora 36 punti in ballo e la Lazio non è così egoista o sciocca. Ma sappiamo che il calcio dà da vivere a 370mila persone, se si ferma sarà il fallimento per tanti e l’Italia perderà pezzi di storia non solo sportiva. Sarà un disastro sociale. Fermarsi adesso vuol dire, quasi certamente, non ripartire neanche a settembre: molti mesi di inattività sarebbero allucinanti”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
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Tare, poi, si sofferma sul protocollo sanitario: “Se quello tedesco è migliore? Senza dubbio. Controlli a tappeto e se c’è un positivo si isola lui, non l’intero gruppo. Si gioca, e se poi qualcuno decide di tornare a casa può farlo, ma pagando di tasca propria i test settimanali per sé e i suoi famigliari”.
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