Paolo Maldini, direttore tecnico del Milan: “Bisogna provare a ripartire, ma ipotesi ritiro da non contemplare”
MILANO – Intervenuto a “Che tempo che fa” su ‘Rai Due’, Paolo Maldini è tornato sulla sua positività al Coronavirus rivelando: “L’abbiamo avuto io, i miei due figli e anche mia moglie. Adesso sto bene, non ti nascondo che sono stati 15/20 giorni duri. Ci ho messo altri 15 giorni per recuperare le forze, mentre i due ragazzi hanno avuto una risposta diversa rispetto a me e mia moglie”. Sulla ripresa della Serie A: “La mia opinione è quella che si debba provare a finire il campionato di calcio. Il calcio è un’azienda, ha un’importanza non solo economica ma anche sociale in Italia e nel resto del mondo”.
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“Dobbiamo provarci – prosegue il direttore tecnico del Milan – ma riuscendo a mettere tutti in sicurezza in caso di ripresa. È complicatissimo e difficile mettere insieme tutte le parti. C’è un’idea generale di ripartire, c’è coesione. Poi questa idea va trasferita alla Federcalcio che la trasferisce al Governo. Se ci fosse direttamente un tavolo a tre sarebbe tutto più facile. Penso ad esempio alla salute mentale dei giocatori dopo il lungo periodo trascorso in casa: il ritorno dopo due mesi in ritiro è un qualcosa che non può esistere”.
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