Aggiornamenti in corso sul tema della quarantena, i ritiri e le responsabilità dei medici, come anticipato dal ministro Spadafora.
ROMA – Venerdì sera, in diretta tv, le parole del ministro dello sport Vincenzo Spadafora avevano fatto intuire una prima apertura verso la ripresa del calcio italiano. Parlando del protocollo, che per come è stato inizialmente strutturato di fatto avrebbe reso estremamente complicato portare a termine il campionato, il ministro si era detto pronto a rivedere alcune regole, in particolare quella sulla quarantena di due settimane per tutta la squadra in cui si dovesse presentare un caso positivo al Coronavirus. Indiscrezioni sul nuovo decreto vanno in questa direzione riportando ottimismo sul ritorno in campo. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
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Serie A, quarantena e responsabilità dei medici: il nuovo protocollo
Le parti sono ancora al lavoro ed il testo è in costante aggiornamento anche in queste ore, ma da quello che filtra secondo il ‘Corriere dello Sport’ due articoli del nuovo decreto del Governo vanno a favore del calcio. Il primo, in particolare, scongiurerebbe la quarantena per tutta la squadra nel caso di un giocatore o altro componente del gruppo positivo, sulla scia di quanto avviene in Germania ad esempio. Un altro passo riguarda la responsabilità dei medici, che da circolare INAIL sarà a loro carico ma solo nell’eventualità di dolo o colpa grave. Infine l’ipotesi di due settimane di ritiro sigillato prima del campionato sembra superata: potrebbe restare però la misura del ritiro per alcuni giorni (massimo una settimana) a ridosso del campionato ma aumentando la frequenza dei tamponi.