Oltre alla ripresa del campionato regolare, non è ancora detta l’ultima parola sulla Serie A che potrebbe concludersi con dei playoff allargati, imposti da Gravina
ROMA – Il 13 giugno sembrava la data possibile per la ripartenza della Serie A, ma il comunicato di oggi ha completamente cambiato gli scenari per il futuro, prolungando lo stop alle competizioni fino al 14 giugno 2020. Per questo si fa strada l’ipotesi di un altro percorso come quello dei playoff, per decretare la classifica finale del campionato e distribuire scudetto, posti europei e retrocessioni. “L’idea non è accantonata, dobbiamo farci trovare pronti a qualsiasi possibilità”, aveva detto il presidente della Figc Gabriele Gravina pochi giorni fa.
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Serie A, ipotesi clamorosa con playoff a 12 squadre imposti da Gravina
Intanto l’Uefa ha rimandato l’Esecutivo dal 27 maggio al 17 giugno, dando così più tempo alle Federazioni per la ripartenza dei campionati nazionali. Inoltre, il decreto rilancio ha già snellito i procedimenti rimettendo al Collegio di Garanzia della Figc le decisioni sui ricorsi. Gravina, però, si muove sia sulla pista della ripartenza il 20 giugno o, in caso estremo, la soluzione di playoff e playout da imporre alla Serie A, se necessario, attraverso il consiglio federale. Come riporta ‘repubblica.it’, infatti, l’articolo 221 bis del Dl prevede: “Le Federazioni sportive possono adottare provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati, professionistici e dilettantistici, ivi compresa la definizione della classifiche finali, per la stagione sportiva 2019-2020″.
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Tra le ipotesi più probabili un playoff con le prime dodici della classifica al 9 marzo, con le prime quattro (Juventus, Lazio, Inter e Atalanta) direttamente ai quarti. La quinta (la Roma) sfiderebbe la dodicesima (il Cagliari), la sesta (Napoli) la undicesima (Sassuolo), la settima (Milan) contro la decima (Bologna) e l’ottava (Verona) contro la nona (Parma). Sfide uniche in campo neutro. Playout con le restanti otto. Anche se in questo caso il problema diventerebbero le qualificazioni in Champions e Europa League.