Problemi al Chelsea: il centrocampista Kanté rifiuta di allenarsi per i timori causati dall’emergenza coronavirus e prosegue il lavoro in casa.
Il ritorno del calcio dopo l’emergenza coronavirus causa enormi polemiche anche in Inghilterra. Secondo quanto riportato da ‘The Sun’, N’Golo Kanté, dopo il primo allenamento di squadra con i compagni del Chelsea, si è rifiutato di far ritorno al centro sportivo di Cobham in quanto avrebbe “troppa paura del COVID-19”, che in Inghilterra continua a tenere il paese in isolamento.
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Coronavirus, Kantè spaventato: Lampard gli concede un permesso
Il tecnico Lampard, d’accordo col club, gli avrebbe concesso un congedo permettendogli di allenarsi in casa. Il giocatore ha perso per infarto il fratello maggiore Niama e, in precedenza, lui stesso era svenuto durante un allenamento, anche se i controlli effettuati in seguito esclusero problemi cardiaci. Secondo alcune statistiche pubblicate dal ‘Daily Mail’, inoltre, il rischio di morte nelle persone di colore è quasi doppio col COVID-19, dato che ha aumentato la preoccupazione in molti. Per ora non si registrano tensioni tra il club e il giocatore, che è nel mirino della Juventus. I bianconeri, se la situazione dovesse portare ad una rottura tra le parti, sarebbero pronti ad approfittarne.
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