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Vucinic: “La mia Juve una macchina da guerra. E lo scambio con Guarin…”

Mirko Vucinic è tornato a parlare della sua carriera in Serie A, soffermandosi anche sull’ormai famosa cessione all’Inter sfumata

Lecce, Roma e Juventus sono le squadre che in Serie A hanno visto da vicino le giocate di Mirko Vucinic, talento cristallino a volte troppo discontinuo e con qualche ‘colpo di testa’ di troppo. L’ex attaccante montenegrino è tornato a parlare a ‘Sky Sport’, ripercorrendo le tappe con le big: “L’anno con Ranieri alla Roma ero molto in forma, poi alla Juve ero più concreto, anche perché sono arrivato in una macchina da guerra. Avevano tutti paura di noi e Conte ci ha dato una grande mano. Ai bianconeri ora consiglierei Mbappe, pazzesco, ma non so se il PSG lo cederebbe. Non nascerà più uno come lui, che ha già dimostrato tutto questo.

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Mirko Vucinic alla Roma (Getty Images)

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Vucinic dice tutto: dallo scambio con l’Inter al futuro da allenatore

Poi Vucinic, classe ’83, è tornato anche sul famigerato scambio fallito con l’Inter per Guarin: “Mancava la firma, ma non è arrivata. Va bene così. Sono comunque felice, non so come sarebbe andata se fossi andato là, però ad Abu Dhabi sono stato davvero bene. Futuro da allenatore? Sto cercando di prendere il patentino, mi piacerebbe allenatore le squadre dove sono stato. Il Lecce lo porto più nel cuore perché mi ha fatto diventare quello che sono. A chi vorrei somigliare? Di certo non a Zeman, per come lavora lui ad oggi non resisterebbe nessuno. Totti e Del Piero? Racconterò ai miei figli di averci giocato. Due fenomeni, due leader dentro e fuori dal campo”.

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