Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, commenta a ‘Sky Sport’ la ripartenza del calcio in Italia.
RIPRESA – “Siamo sempre attenti, è un momento molto delicato, quello della programmazione. Siamo pronti a ripartire ma sappiamo che i rischi restano alti. L’Italia dal primo momento si è affidata alla rete di relazioni coordinata dalla UEFA. Sapevamo benissimo che all’interno delle cosiddette “big 5″ l’Italia non poteva essere estranea alla ripartenza. Il titolo de ‘L’Equipe’ credo sia emblematico. Un titolo che sono particolarmente contento di non dover leggere da noi, lo lasciamo ai francesi. Portiamo a casa un risultato importante all’interno del panorama internazionale. Ha influito molto la nostra determinazione e l’aiuto della UEFA”.
IMMAGINE CALCIO – “Il calcio ne esce in maniera rafforzata, armoniosa. Devo dire che l’incontro con il Ministro Spadafora è stato un momento di grande armonia e condivisione di un percorso. Eravamo un po’ tutti più sollevati da un peso che portavamo dentro da tanto tempo. Il calcio ha preso grande coscienza e consapevolezza, abbiamo avuto confronti interni costanti e anche momenti di tensione, ma il movimento ne esce con forze e con un messaggio di positività al paese. Sappiamo però che i rischi sono sempre presenti e dietro l’angolo”.
DECISIONI – “C’è stata una preoccupazione molto forte, abbiamo vissuto momenti difficili in un mondo in cui dobbiamo condividere con il cialtronismo. Ci sono stati momenti in cui con i miei amici abbiamo dovuto convivere con i filosofi dell’ovvio, con i fautori del piano B. Ogni momento però ha avuto sempre in noi la consapevolezza che il calcio italiano doveva ripartire. Il nostro calcio rappresenta condivisione e empatia, ma anche la bellezza e l’occupazione. Non è solo economia e non ha bisogno solo di finanze, ma anche di rispetto”.
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PROSSIMA STAGIONE – “Se il campionato sarà in grado di ripartire il 12 settembre, andando ad intensificare alcune date nelle soste invernali riusciremo a chiudere tutto in tempo. L’art. 218 del decreto legge consente alla Federazione di adottare delle modalità di format diversi. L’auspicio è che si riprenda con le modalità che ben conosciamo. Siamo comunque pronti a soluzioni alternative”.
PLAYOFF E PLAYOUT E ALGORITMO – “Il nostro piano B è un piano strutturale, che è molto chiaro e prevede in caso di momentanea sospensione della “regular season” di far ricorso ai playoff e ai playout. Un format più contenuto e leggero che permetta di portare a termine la stagione. In caso di nuovo stop implementeremo un algoritmo che terrà conto dei diversi fattori, comunque legato ai risultati sul campo delle squadre. Ci sarà la cristallizzazione della classifica facendo però ricorso all’algoritmo”.
SERIE C – “Un’ipotesi di ripartenza è il 28 giugno, non ci saranno playoff e playout per terminare il campionato. Calcio femminile? Mi piacerebbe che il campionato di Serie A si portasse a termine. Stiamo cercando una soluzione su questo, magari ripartendo ai primi di luglio“.
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