Parla Chase Carey, direttore esecutivo della F1. Il circus è pronto a ripartire fra un mese: “Si correrà anche se un team non fosse in grado di faro”
La Formula 1 è pronta a tornare in pista. Il prossimo 5 luglio si correrà il Gp d’Austria e lo si farà anche se qualche pilota dovesse risultare positivo al Covid-19.
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Chase Carey, in un’intervista a ‘formula1.com’, è stato alquanto chiaro: “Un caso di positività non porterà alla cancellazione del weekend di gara – ammette il direttore esecutivo della F1 – Le scuderie hanno in organico piloti di riserva, i membri delle squadre eventualmente positivi saranno portati in hotel e sostituiti. Anche se un team non dovesse essere in grado di correre, questo non comporterà lo stop”.
CONTROLLI – “Tutti i protagonisti coinvolti effettueranno dei test medici. Siamo consapevoli che ci sia il rischio di incorrere in casi di positività e ci stiamo organizzando per dotarci di sistemi di tracciamento, così da circoscrivere il più possibile il contagio ed effettuare rapidamente dei controlli mirati”.
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