In un periodo di grande difficoltà economica per la pandemia da coronavirus, anche i calciatori hanno fatto la loro parte
Il calcio in Italia ha riaperto i battenti, con le due semifinali di Coppa Italia che hanno decretato il passaggio di Napoli e Juventus. Sarà molto lungo, però, il percorso che porterà alla ripresa anche economica dello sport. In questo momento di grande difficoltà, anche molti calciatori e dirigenti hanno voluto fare la propria parte, soprattutto pensando ai dipendenti del club che non godono di stipendi milionari.
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Bologna, calciatori e dirigenti rinunciano a una mensilità
Così, sulla scia di club come Juventus, Parma e Roma, anche il Bologna ha raggiunto l’accordo per il taglio degli stipendi. Ad annunciarclo una nota sul sito ufficiale dei rossoblù: “Il Bologna Fc 1909 comunica che, in considerazione della lunga sosta imposta dall’emergenza sanitaria, i calciatori della Prima Squadra e lo staff tecnico hanno dato, come i dirigenti, la loro disponibilità alla riduzione dell’emolumento annuo, in misura di una mensilità. La Società esprime apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato anche in questo momento dai calciatori e dai tecnici”.
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Anche il ds Riccardo Bigon ha commentato a ‘Radio 1’: “Un bel segnale, un’assunzione di responsabilità doverosa da parte di tutti. Viviamo in un mondo privilegiato rispetto ad altre persone, siamo rimasti coinvolti da questa crisi sanitaria anche se non toccati direttamente. Ci è sembrato giusto, era un accordo già raggiunto da tempo e oggi lo abbiamo solo formalizzato”.