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Coronavirus, l’OMS: bastano tre giorni senza sintomi per uscire dall’isolamento

L’OMS ha cambiato le linee guida per l’isolamento dei pazienti positivi al COVID-19: da oggi bastano tre giorni senza sintomi per uscirne. Ecco i motivi della scelta.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha modificato le sue raccomandazioni per il rilascio dall’isolamento di pazienti COVID-19, in base all’evoluzione dell’epidemia. Nelle sue linee guida, infatti, non è più raccomandato il doppio tampone negativo: bastano tre giorni senza sintomi, indipendentemente dalla gravità dell’infezione.

Il ‘Corriere della Sera’, quindi, fa il punto sui nuovi criteri per uscire dall’isolamento: per i pazienti sintomatici bisognerà attendere 10 giorni dall’insorgenza dei sintomi, più almeno tre giorni senza sintomi. Per i pazienti asintomatici, invece, sono sufficienti 10 giorni dopo il primo tampone positivo.

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Una modifica figlia delle evidenze secondo le quali il virus attivo, responsabile del contagio, non risulta presente se non in casi eccezionali nei campioni respiratori dopo 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi, particolarmente in caso di infezione lieve. Appare quindi sicuro “liberare” il paziente piuttosto che affidarsi al tampone che potrebbe continuare a rilevare tracce di RNA non pericoloso per diverse settimane, come accaduto, ad esempio a Paulo Dybala della Juventus.

La scelta è stata commentata dal ministro della Salute, Roberto Speranza: “Il cambiamento può incidere significativamente sulle disposizioni adottate finora, dovremo affrontare il tema nel Comitato Tecnico Scientifico”.

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