Marcello Lippi avverte Sarri e manda un messaggio alla Juventus, poi fa un annuncio sul futuro
Dal momento difficile della Juventus alla possibile rimonta dell’Inter. Marcello Lippi dice la sua sul calcio italiano: “Tutti noi volevamo che iniziasse il campionato, non ci piacevano playoff, playout o algoritmi vari – le sue parole a ‘Radio anch’io sport’ – Ora è arrivata anche la quarantena soft. E’ impossibile che le squadre siano in buone condizioni dopo un periodo così lungo, ci vorrà un po’ di tempo. Da qui alla fine sono tutte partite importanti. Gente allo stadio? Non è mica una brutta idea. Con le distanze giuste ci possono stare”. Clicca qui per ulteriori aggiornamenti.
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Il tecnico ha fatto anche un annuncio sul suo futuro: “Ho già detto che non ho più intenzione di fare l’allenatore di una squadra di club, ma a ottobre o novembre se dovesse venire una Nazionale seria e non tanto lontana potrei prenderla in considerazione”.
Juventus, Lippi avverte Sarri: le ultime
Lippi ha proseguito la sua disamina: “Parole Sarri? Non lo so, penso che lui volesse dire che quando sei nelle grandi squadre le opinioni di grandi calciatori hanno importanza. Io mi sono fatto aiutare dai miei leader. Il generale che si impone in maniera ferrea non ottiene mai il massimo dai suoi soldati. Stamane ho letto alcune dichiarazioni di Sarri, magari la brillantezza tarda a venire. Di sicuro la Juventus deve tornare a far gol e vincere. Non è facile, Bologna è un ambiente molto ambizioso e carico. Sarà molto difficile”.
INTER – “Sono quindici giorni che dico che se l’Inter avesse battuto la Sampdoria sarebbe stata di nuovo in corsa. Conte è uno che riesce a trasmettere una carica eccezionale”.
NAPOLI – “Squadra sazia? No, no. Se c’è qualcuno che è sazio Rino se lo mangia. Lui ha dato senso di appartenenza a questa squadra, ha rimesso a posto tutto, ha ricompattato tutto e ora arrivano i risultati”.
ATALANTA – “Sono tutti innamorati dell’Atalanta. E’ diventata la fidanzata d’Italia. E’ bello vederla giocare, è la squadra italiana che interpreta al meglio il calcio internazionale di oggi. Il Verona è una mini-Atalanta, nel senso che ha appena comunciato con Juric”.
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