Umberto Calcagno, vice presidente dell’Assocalciatori, ha parlato della questioni dei contratti e dei prestiti in scadenza il 30 giugno prossimo
Il 30 giugno prossimo scadranno i contratti di diversi calciatori, in Serie A e in Serie B, cosƬ come molti prestiti, oltre ai giocatori giĆ acquistati da altri club. Una questione spinosa, una matassa da sbrogliare entro sette giorni. E proprio ieri, sono state pubblicate le linee guida della Federazione Italiana Giuoco Calcio sulla questione. “Ć stato fatto un passo in avanti – esordisce l’Avvocato Umberto Calcagno, vice presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ai microfoni di Calciomercato.it – Molte cose le condividiamo, mentre non siamo d’accordo sulla mensilitĆ di giugno divisa in tre rate. Naturalmente, sono linee guida non vincolanti che dovranno, poi, essere riprodotti in accordi individuali. Il primo passaggio da fare ĆØ mettersi d’accordo col club di appartenenza sull’ingaggio del prossimo anno spalmato su 10 mensilitĆ , anzichĆ© 12″. Quello che, di certo, non potranno fare le societĆ ĆØ mettere fuori rosa i calciatori che non troveranno un accordo: “Non si puĆ² fare, a prescindere dai prolungamenti dei vari accordi”.
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Scadenza contratti e prestiti: le parole di Calcagno
Un caso particolare ĆØ rappresentato dai calciatori giĆ acquistati da altri club. Quello che sta facendo piĆ¹ discutere riguarda Dejan Kulusevski, attaccante del Parma ma di proprietĆ della Juventus, che a gennaio ha investito 35 milioni di euro piĆ¹ 9 di bonus per strapparlo all’Atalanta. Ma non ĆØ l’unico: “Dovranno, prima di tutto, accordarsi con le societĆ di appartenenza sulla spalmatura dell’ingaggio giĆ pattuito per il prossimo anno su 10 mensilitĆ . Una volta stabilito questo, si dovrĆ discutere del prolungamento del tesseramento con l’attuale club fino alla fine della stagione in corso. Se non si dovessero raggiungere tutti gli accordi, il calciatore sarĆ praticamente costretto a tornare alla societĆ di appartenenza, con la quale non potrĆ comunque giocare prima della prossima stagione“.
Infine, abbiamo chiesto a Calcagno, i sentimenti provati dai calciatori in questo nuovo inizio dopo lo stop causato dall’emergenza coronavirus: “Ć stata una ripresa particolare per tutti, ma la risposta dei giocatori ĆØ stata positiva. Adattarsi a giocare senza pubblico, con cosƬ tante partite ravvicinate, non ĆØ semplice. Ma, a livello fisico, durante il lockdown ĆØ stato ottimizzato il lavoro da parte degli staff dei club e questo ha consentito agli atleti di farsi trovare pronti ai nastri di partenza”, ha concluso Calcagno a Calciomercato.it.
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