Marcel Vulpis ha analizzato la questione plusvalenze nel Terzo Tempo di Calciomercato.it: dagli affari della Juventus alle possibili conseguenze per tutti i club di Serie A
Intervenuto al Terzo Tempo di Calciomercato.it, Marcel Vulpis ha affrontato il tema delle plusvalenze, tornate di attualità dopo gli ultimi affari della Juventus. “In un mio fondo che uscirà domani sul Corriere dello sport, scrivo che ancora prima di vincere lo scudetto sul campo, lo hanno già vinto nel bilancio con plusvalenze da record – le sue parole -. Questo non è un elemento positivo: queste sono operazioni, che fanno tutte le società, che servono per aggiustare i bilanci. Avrei preferito vedere una ulteriore iniezione di denaro fresco. Anche la Juve utilizza la leva delle plusvalenze, ma questo è un film già visto: restiamo tutti impotenti, è singolare che non ci sia un organismo di vigilanza che quantomeno vada a fare un monitoraggio sulle plusvalenze dei club. Poi possiamo discutere di tutto: questa moda delle plusvalenze, esploderà in una bolla e qualcuno si farà male”.
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Il rischio è spiegato da Vulpis nelle dichiarazioni successivi: “Queste operazioni possono ingigantire questa bolla, portare ad un effetto emulativo per altri club. La Juve è un marchio calcistico con una forte reputazione e ha dietro questo colosso che è la Exor, la holding della famiglia Agnelli che può intervenire in qualsiasi momento. Tutti gli altri club italiani non hanno questa possibilità: ce l’ha l’Inter e può succedere, ad altri livelli, con l’Atalanta e l’Udinese. La differenza ai tempi del Covid la faranno la proprietà e la solidità di questi club. E’ però anche vero che se anche Exor interviene, quei soldi da qualche altra parte escono e quindi anche loro si vanno ad impoverire”.