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Napoli

PAGELLE E TABELLINO NAPOLI-ROMA: Insigne, che gol! Kluivert ‘regalato’

Pagelle e tabellino di Napoli-Roma, posticipo della 30esima giornata del campionato di Serie A

Il Napoli batte la Roma e la aggancia in classifica. Finisce 2-1 al ‘San Paolo’, con gli azzurri che meritano i tre punti al cospetto di una squadra, come quella di Fonseca, che ha fatto vedere qualche miglioramento ma proprio non ne viene fuori. Insigne si tira a lucido, primo tempo superlativo e gol da cineteca, il centrocampo ha sempre il pallino e soffre poco se non in ripartenza. Bene la difesa. I giallorossi devono ringraziare Pau Lopez, così come Dzeko e Mkhitaryan, uniche due luci vere in questa squadra. Nota positiva il rientro in campo di Zaniolo.

NAPOLI

Meret 6: Mkhitaryan spara un missile, va detto, lui forse scende giusto un attimo in ritardo alla sua destra. Per il resto controlla bene la situazione, tiri in porta non ne prende tantissimi.

Di Lorenzo 6: Sul gol di Mkhitaryan prende lui in consegna il fantasista armeno, non riuscendo però a chiuderlo in tempo. Molto bloccato dalla presenza di Spinazzola e anche di Kluivert, che spesso si sposta dalla sua parte. La sua spinta non è quella consueta, ma in realtà è così già da quando è ricominciato il campionato. Trova anche il gol nel finale, ma era in fuorigioco.

Manolas 6: Non è ancora al top, non regala particolari brividi anche grazie a un reparto che nella maggior parte dei casi si muove bene e non concede sbavature. Sul pareggio romanista segue il movimento ad uscire di Kluivert, “chiamato” da Di Lorenzo che scala su Mkhitaryan. Dal 63′ Maksimovic 6: Entra in un momento in cui serviva più freschezza atletica, vista la condizione fisica non perfetta di Manolas. Dà il suo apporto con l’ormai collaudata compostezza.

Koulibaly 6,5: Sicuro nella chiusura e anche sopraffino in alcuni disimpegni. Stasera per alcuni tratti del match sembra il Koulibaly di sempre, quello che è arrivato a costare (virtualmente) fino a 120 milioni di euro. Di questi tempi non è così scontato.

Mario Rui 7: Composto e molto concentrato, si va anche spesso a sovrapporre con Zielinski e arriva benissimo al cross. Il vantaggio partenopeo nasce da un suo traversone perfetto sul piede di Callejon.

Fabiàn Ruiz 6,5: Nel primo tempo sfiora il gol da antologia mettendo a sedere due avversari prima di sparare su Pau Lopez, per tutta la partita va un po’ a intermittenza ma resta comunque sopra le righe.

Demme 6: Vertice basso di un centrocampo che prevale su quello avversario per buona parte del match, solo in qualche occasione perde la bussola ma riesce a tenere botta. Dal 70′ Lobotka 6: Rispetto a Demme ha più lucidità mentale nello smistare il pallone, ma qualcosa in meno in termini di sostanza. Venti ottimi minuti anche per lui.

Zielinski 6,5: Anche lui come Fabiàn arriva a un passo dal gol ma non trova il bersaglio. Corre tantissimo, è sempre nel vivo del gioco, spinge tanto e crea un asse di livello con Mario Rui e Insigne.

Callejon 6,5: Nel primo tempo spreca davvero tutto lo sprecabile, compreso un tap-in da zero metri sulla traversa presa da Milik. Poi nel secondo tempo la palla buona arriva e finalmente la mette dentro. Un momento molto positivo dopo una stagione tribolata. Dal 70′ Lozano 6: Venti minuti per i suoi soliti spunti in velocità. Un po’ confusionario, ma non demerita.

Milik 6: Timbra la traversa nel primo tempo con un gran bel colpo di testa, poi viene un po’ fagocitato dai difensori romanisti ma è utile per tenerli “impegnati” sulle scorribande dei compagni sulle linee laterali. Dal 63′ Mertens 6: Prende il suo posto al centro dell’attacco e inizia a giocare di fino con i compagni, pur senza incidere tantissimo sull’economia della partita. Ma vederlo giocare è sempre un bel vedere.

Insigne 7: Quella parabola meravigliosa l’avrà provata un milione di volte e probabilmente la voleva esattamente così, come stasera va a trafiggere Pau Lopez. Uno spettacolo, un arcobaleno che vale tre punti del Napoli e che avrebbe fatto venir giù lo stadio, se solo ci fosse stato il pubblico. Peccato.

Allenatore Gattuso 6,5: Aveva chiesto di non mollare e la squadra sicuramente non molla, anzi regala una bella prestazione contro una Roma altrettanto determinata nel fare bella figura. Ha una panchina lunghissima e la sta sfruttando tutta nel migliore dei modi, dando spazio a quasi tutti. Bene così, anche se ormai si va per la gloria.

ROMA

Pau Lopez 7: al rientro dopo parecchi mesi, viene subito sollecitato e risponde sempre presente. Concentrato e attento: per un portiere non è affatto scontato. Non cala mai, anzi piazza almeno altre due-tre parate importanti. Però sui due gol può davvero poco, ma evita guai peggiori.

Ibanez 4,5: quando tocca il pallone la qualità e l’eleganza sono evidenti, ma difendere è un’altra cosa. In ogni caso a tre è più a suo agio, forse non è un caso che i primi approcci in Italia siano stati con Gasperini. Si perde Callejon sul gol: lo guarda, lo vede che sta per partire sul cross ma viene comunque bruciato. Poi la spinta del Napoli si esaurisce e prende fiducia.

Mancini 5,5: giocatore importante per questa Roma. C’è ancora da registrare qualcosa, ma cresce alla distanza. Anche lui si trova bene nella difesa a tre, perché è libero anche di alzarsi di qualche metro. Nel finale di gara però torna a soffrire molto l’intraprendenza degli attaccanti avversari: la difesa della Roma subisce troppo.

Smalling 4,5: fino al momento del cambio l’inglese era stato parecchio in difficoltà. Va spesso fuori tempo in area e soffre gli inserimenti dei centrocampisti. Sbaglia anche più di un appoggio, errori tecnici non da lui che però fanno correre parecchi rischi ai suoi. Dal 30′ Fazio 5,5: Milik stasera è poca cosa, oltre la traversa nel primo tempo non è mai pericoloso. Nella ripresa buona parte del merito è suo, quando la difesa gioca bassa è decisamente favorito. Però poi il Napoli risale la pressione e va in difficoltà quando attaccato.

Zappacosta 5,5: spinge a intermittenza, ha davanti lo spauracchio Insigne, il migliore del Napoli nel primo tempo. Di cross ne mette pochissimi, rischia poco ed è più sicuro rispetto alle precedenti uscite. Può e deve ancora crescere.

Pellegrini 5,5: non fa la differenza come dovrebbe, però sicuramente insieme a Mkhitaryan è il giocatore che può cambiare volto a questa Roma. Nel primo tempo dà qualche strappo, gioca praticamente da mezzala, ma è spesso impreciso. Ha una grande occasione in area nel primo tempo, ma la spreca. Dal 76′ Cristante 5: non cambia di una virgola la partita.

Veretout 6: preso in mezzo da Demme e Zielinski, il pallone non lo vede mai ma oggi non era il suo compito. È bravo però a spezzare il gioco del Napoli in diverse occasioni, Mkhitaryan si abbassa a prendersi il pallone e il lavoro sporco tocca a lui. Senza grossi picchi, ma fa il suo. Scherma bene il centrocampo, anche se è un po’ in ritardo in chiusura sul raddoppio di Insigne.

Spinazzola 6,5: spinge con grande continuità, mette dentro molti cross velenosi, salta praticamente sempre l’uomo in area e tiene in apprensione tutta la difesa del Napoli. Sicuramente un altro giocatore rispetto a quello di San Siro col Milan. Positivo anche in fase di ripiegamento, dalla sua parte il Napoli non fa molto male. È tra i migliori.

Kluivert 4: bisogna ripetersi. Sembra fuori dalla partita, non trova posizione, si propone coi tempi sbagliati e abbassa clamorosamente il livello di attenzione nei momenti decisivi. Ennesima stagione anonima. Si porta via l’uomo aprendo la strada al tiro di Mkhitaryan. Dal 66′ Zaniolo 6: un po’ timoroso all’inizio, però poi si comincia a sciogliere e offre più di qualche spunto interessante. Alla Zaniolo. Bentornato!

Mkhitaryan 7: è dappertutto. Stasera fa praticamente il regista accanto a Veretout, poi il trequartista, l’esterno, la seconda punta, va a saltare in area. Con lui Fonseca trova un po’ di qualità in costruzione, ma l’armeno è molto di più. Riceve palla da Dzeko e punta diretto la porta, tiro preciso che non lascia scampo a Meret. Giocatore di grande spessore.

Dzeko 6,5: è il catalizzatore dei problemi della Roma, lui risponde da leader, va a catechizzare Ibanez, poi si abbassa a creare gioco. Giganteggia da solo in area con due colossi come Manolas e Koulibaly, sul pareggio detta i tempi con maestria spalle alla porta dando il via al contropiede di Mkhitaryan.

Allenatore: Paulo Fonseca 5: a tre (in realtà a cinque) la Roma è senza dubbio messa meglio in campo, ha più qualità con Mkhitaryan e Pellegrini sulla linea dei centrocampisti ed è già una prima toppa rispetto alla solita manovra lenta e scialba. Però insiste su giocatori come Ibanez e Kluivert, che spesso suonano come due giocatori regalati. E viene comunque tenuto a galla dal portiere. Il conto dei tiri in porta è impietoso, manca la fiducia in questa squadra. La Champions è un miraggio lontano lontano (-15), ma pure l’Europa League non è così sicura.

Arbitro: Rocchi 6: pochissimi episodi controversi, la partita è corretta e senza sbalzi. Nel primo tempo Dzeko si lamenta per una trattenuta in area di Manolas, ma l’arbitro toscano non si lascia ingannare.

TABELLINO

Napoli-Roma 2-1 (primo tempo 0-0)


Marcatori:
56′ Callejon, 61′ Mkhitaryan, 83′ Insigne

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas (62′ Maksimovic), Koulibaly, M. Rui; Ruiz (86′ Elmas), Demme (70′ Lobotka), Zielinski; Callejon (70′ Lozano), Milik (62′ Mertens), Insigne.
A disposizione: Karnezis, Idasiak, Hysaj, Luperto, Ghoulam, Younes, Politano.
Allenatore: Gennaro Gattuso.

ROMA (3-4-2-1): P. Lopez; Ibanez, Mancini, Smalling (30′ Fazio); Zappacosta, Pellegrini (76′ Cristante), Veretout, Spinazzola; Kluivert (65′ Zaniolo), Mkhitaryan; Dzeko.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Kolarov, Villar, Pastore, Diawara, Under, Kalinic, Carles Perez.
Allenatore: Paulo Fonseca.

Arbitro: Rocchi
Assistenti:
Alassio e Tegoni
IV Uomo:
Manganiello
VAR:
 Mazzoleni
AVAR: Longo

NOTE Ammoniti: 7′ Demme, 9′ Pellegrini, 49′ Koulibaly, 65′ Mancini, 75′ Veretout, 80′ Ibanez

 

Francesco Iucca and Antonio Papa

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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