Ariel Ortega, storico campione argentino, si scaglia contro Diego Pablo Simeone, raccontato un retroscena decisamente forte
Diego Pablo Simeone è diventato ormai uno degli allenatori più importanti sul panorama mondiale. Un grande tecnico, ma prima ancora il ‘Cholo’ è stato anche un ottimo calciatore, soprattutto con le maglie di Inter e Lazio. L’attuale manager dell’Atletico Madrid rappresenta un simbolo anche in Argentina, anche se il suo ex compagno Ariel Ortega ha ricordato un aneddoto non risparmiandogli critiche aspre.
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Sulle frequenze di ‘Marca Claro’, l’ex campione del River Plate ha riavvolto il nastro al 2008, anno in cui era calciatore dei Millionarios, campione d’Argentina sotto la guida proprio di Simeone, che però scelse di lasciare il club prima dell’ultima partita – con il titolo già in tasca – contro il Banfield. “Ci sono persone che pensano di essere più importanti del club e del calcio. Ognuno ha il suo modo di essere. Non discuto il suo modo di lavorare, però il River è più importante di tutto. È stato come un tradimento”, le parole di Ortega. La leggenda del calcio albiceleste continua: “In quel momento mi fece male, ma andai nella sua stanza e gli dissi tutto ciò che avevo da dire. A lui e Vivas. Li ho riempiti di insulti. Eravamo già campioni e avrebbe potuto tranquillamente giocare due minuti di quella partita. Entrare, uscire e ciao”.
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