Ribaltone Milan, Rangnick non arriva e resta Pioli con tanto di rinnovo fino al giugno 2022. Di conseguenza cambia il calciomercato rossonero: ecco come
La ‘bomba’ è giunta ieri sera dalla Germania, manco a farlo apposta mentre il Milan era impegnato sul campo del Sassuolo: salta Rangnick, Stefano Pioli resta sulla panchina rossonera con tanto di rinnovo del contratto. Una notizia incredibile, ma che ha trovato subito conferme qui in Italia. Conferme societarie, si intende, con l’ufficialità annunciata e poi di fatto arrivata al termine della partita del ‘Mapei Stadium’, l’ennesima dal post lockdown vinta da Ibrahimovic e compagni. Con la conferma di Pioli è ovvio che cambi pure le strategie e gli obiettivi di mercato dei rossoneri, nel senso che sfumano determinante ‘piste’ legate a Rangnick e al contempo prendono sostanza delle altre riconducibili al tecnico emiliano. Ecco, a tal proposito, l’approfondimento di Calciomercato.it.
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L’equazione conferma Pioli-rimane Ibrahimovic ci sta tutta dato il legame tra i due, dunque ora il fuoriclasse svedese – trascinatore, con una doppietta, anche a Reggio Emilia – può davvero restare al Milan. “Futuro? Ho ancora tre partite, nessuno mi ha detto nulla e non mi aspetto qualcosa di diverso…“, ha detto con tono stizzito dopo la sfida coi neroverdi non sapendo però ancora che Elliott aveva deciso ufficialmente di proseguire con Pioli. Certo, per convincerlo a non andare via, la proprietà milanistra dovrebbe proporgli il rinnovo visto che il suo contratto termina alla fine della stagione. Un rinnovo a cifre comunque importanti, perché nonostante i 38 anni suonati, Ibrahimovic ha dimostrato di essere ancora un super giocatore, uno che fa la differenza.
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Come detto in apertura, con la permanenza di Pioli cambia tutto o quasi il calciomercato del Milan. Soprattutto sfumano, magari non del tutto considerato che parliamo comunque di profili molto interessanti e da possibile plusvalenze, diverse ‘soluzioni’ riconducibili a Ralf Rangnic. Su tutte quelle rappresentate da Szoboszlai e Jovic, finito nel mirino del Monaco di Kovac e nome che può ricomparire qualora non restasse Ibrahimovic. Va detto, a onor del vero, che in tal caso Pioli potrebbe preferire un calciatore con caratteristiche diverse, un centravanti più di manovra ‘alla Dzeko‘ se non proprio il bosniaco obiettivo ancora dell’Inter di Conte.
Proprio i cugini nerazzurri, che hanno già un accordo col ragazzo, potrebbero essere sfidati pure per Sandro Tonali, perfetto per la mediana del Milan per il quale tifa fin da bambino. Per abbassare le richieste del Brescia di Cellino, almeno 30-35 milioni di euro, gli altrettanto confermati Maldini e Massara possono mettere sul piatto i giovani Gabbia e Plizzari, elementi graditi alle ‘Rondinelle’. Roca del retrocesso Espanyol la possibile alternativa.
In attacco potrebbe dire addio Rafael Leao, a sostituirlo magari quel che Keita Balde che Pioli ebbe alla Lazio. Il senegalese, con un breve passato senza gloria sull’altra sponda milanese, è tutt’altro che intoccabile per il Monaco. Insomma potrebbe essere una buona ‘occasione’ di mercato per il Milan, che buona parte del budget potrebbe provare a spenderlo in Serie A. Oltre al sopracitato Tonali, occhio a Kumbulla del Verona e ai due ‘gioielli’ della Fiorentina, Castrovilli e Federico Chiesa. Per tutti e tre sarebbe aperta sfida con Juventus e Inter. Ai viola, di cui piace anche il serbo del 2000 Vlahovic, può finire Paqueta, non al centro del progetto Pioli.
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