Al termine di Lazio-Cagliari il tecnico dei sardi Walter Zenga se la prende con l’arbitro per un presunto rigore non fischiato
Si arrabbia Walter Zenga al termine di Lazio-Cagliari. Intervenuto ai microfoni di ‘DAZN’ nel post gara, l’allenatore dei sardi recrimina per un calcio di rigore non assegnato alla sua squadra: “Era netto. Noi come Cagliari siamo abbastanza stanchi. Con l’Atalanta ci annullano un gol perché Simeone ha il braccio attaccato al corpo, con la Fiorentina ci annullano un gol per un fuorigioco di due millimetri. Questo, con il regolamento attuale, è rigore. Magari perdiamo la partita lo stesso, senza problemi, ma questi episodi sono determinanti. Mi sembra evidente che il braccio sia largo. Io avevo detto settimana scorsa che chi ha inventato questa regola ama il calcio balilla e mi si è rigirata contro. Qui il braccio è largo e non ci viene dato il rigore, perché al Cagliari no e a tutti gli altri si? Poi ripeto, abbiamo cercato il pari anche con i ragazzini in campo e questo è importante”.
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L’allenatore del Cagliari non si placa: “Sono episodi che in un campionato intero pesano. Il regolamento adesso parla chiaro e questo è rigore. Per me è una regola da calcio balilla, ma non capisco perché al Cagliari non viene applicata ed agli altri no. In ogni caso, Cragno è stato il migliore in campo, noi abbiamo giocato a viso aperto e non meritavano di perdere”.
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