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Juventus, Agnelli: “Per Pirlo speriamo in un percorso che porti in prima squadra”

A margine della presentazione di Andrea Pirlo, sono arrivate anche le parole di Andrea Agnelli e Fabio Paratici

Giornata di presentazione per Andrea Pirlo, che ha parlato in conferenza stampa nel suo primo giorno da allenatore della Juventus Under 23. Accanto a lui c’erano le alte cariche bianconere, da Andrea Agnelli a Fabio Paratici e Federico Cherubini. Ad aprire la conferenza è stato proprio il presidente: “Bentornato Andrea, siamo tutti molto affezionati a lui, soprattutto come uomo. Con i suoi 4 anni qui ha scritto l’inizio di una storia che stiamo ancora scrivendo, in cui abbiamo scoperto le qualità dell’uomo Andrea. Sappiamo che i valori umani li possiamo ritrovare in campo. Inizia la sua avventura con l’Under 23 e ne siamo fieri, spero sia il primo passo di una lunghissima carriera ricca di soddisfazioni. Lo fa in un progetto che abbiamo fortemente voluto. Quando due anni fa ho parlato alla squadra per la prima volta a Vinovo c’era un problema identitario, perché i giovani solitamente completano il percorso nella Primavera per poi fare un giro di prestiti. L’obiettivo è avere 2-3 elementi da inserire in prima squadra, con Andrea partiamo con un percorso che è stato vincente in altre seconde squadre, con un allenatore che si prepara nella seconda squadra per fare magari un salto in prima squadra. Facendosi un’idea di cosa è la Juventus, anche se Andrea non ne ha bisogno. Sono partite dure, danno tutti il massimo perché hanno anche l’occasione di prendere la Juventus a schiaffi”.

Pirlo Juventus Under 23 Pecchia
Andrea Pirlo (Getty Images)

Juventus, Paratici: “Abbiamo scelto Pirlo perché è un esempio”

Parola poi al CFO Fabio Paratici: “L’Under 23 è un progetto nato 2 anni fa, con grande difficoltà. La scelta era ricaduta su Zironelli, che conosceva la Lega Pro e poteva dare solidità. Lui va elogiato, così come il gruppo di dirigenti che hanno lavorato come Fusco, Chiellini e Cherubini. Partire il 20 luglio con un progetto e un nome così importante era difficile. Poi abbiamo scelto Pecchia per conoscenza della Juve e abitudine a lottare per traguardi importanti. Ora abbiamo scelto Andrea, al di là dell’aspetto tecnico, perché per noi che abbiamo avuto la fortuna di stargli vicino in questi anni è stato un esempio di come si interpreta il mestiere del calciatore. Come passione, lealtà, correttezza, professionalità. Aspetti che può trasmettere ai nostri giovani calciatori, a prescindere dalle qualità che avrà da allenatore e che abbiamo già intravisto. Pensiamo abbia le caratteristiche per poter avere anche una grande carriera da allenatore, dopo un giusto percorso formativo che cercheremo di dargli”.

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Torna a parlare Agnelli, soffermandosi anche sulla prima squadra: “E’ stato un anno che, per chi lo ha visto da fuori, non è stato capito fino in fondo, perché è stato durissimo e difficilissimo. Alla fine dell’anno sull’albo d’oro c’è il nome del vincitore, non c’è scritto che è stato un anno durissimo. Abbiamo gestito un periodo senza giocare, ma partendo dall’inizio una squadra è fatta di dinamiche interpersonali, di sguardi, cenni reciproci. Noi abbiamo cambiato 13 persone nello staff tecnico, come il nutrizionista, i dottori, il preparatore atletico, l’allenatore, vuol dire cambiare tutto il gruppo che gestisce la squadra. Le dinamiche vanno resettate e ci vuole tempo, non posso che fare i complimenti a Nedved, Paratici e Cherubini, che hanno ricalibrato la macchina. Ora abbiamo la Champions League, siamo tutti focalizzati su quell’obiettivo, a partire dalla partita di Lione che sarà difficilissima. Detto, questo non si risponderà a domande che non siano relative a Pirlo e all’Under 23″.

Per Pirlo in futuro in prima squadra?: “L’auspicio è che possa fare il percorso che hanno fatto altri allenatori. Ma bisogna meritarsele come ha detto Andrea”.

Arrivano anche le parole di Federico Cherubini: “L’obiettivo dell’Under 23 è portare 2-3 giocatori nel giro della prima squadra. Passiamo anche attraverso un percorso sportivo, ci sono delle competizioni, vogliamo anche competere in futuro magari per guadagnarsi una categoria ancora più importante. Otto anni fa abbiamo capito quanto la gestione dei prestiti fosse onerosa e quanti calciatori si perdessero. Abbiamo dato un grande sostegno alla prima squadra in questi due anni, abbiamo investito molto e alcuni vengono valorizzati dal mercato. Nei colloqui con Andrea mi ha colpito la sua umiltà, la conoscenza che ha dimostrato di tutti i nostri calciatori, ha seguito il campionato, ha iniziato con il piede giusto. Spero sia un percorso che gli riservi le stesse fortune che ha avuto da calciatore”.

 

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