Leo Messi è il sogno dell’Inter, ma per ora il suo approdo in nerazzurro è da considerarsi utopico: ecco i motivi
Sognare non costa nulla, si sa. E nell’atipica estate che stiamo vivendo, l’Inter, dopo aver messo a segno il colpo Hakimi e mentre tratta quello Tonali, ha deciso di lasciar circolare tra i tifosi il sogno più grande, quello con la ‘s’ maiuscola: Leo Messi. Le battute di Marotta e, soprattutto, la pubblicità di Suning dei giorni scorsi hanno riaperto un dibattito che l’ex patron Moratti ha inaugurato oltre un decennio fa: è possibile portare la Pulga all’Inter? Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!
La sfera di cristallo non ce l’ha nessuno, ma se dobbiamo immaginare un trasferimento imminente, dobbiamo dire di no. Leo Messi nella prossima stagione non ha intenzione di lasciare Barcellona e, soprattutto, il Barcellona non può permettersi nemmeno di immaginare un’annata senza Messi dopo i disastri di questa. All’argentino resta un solo anno di contratto, ma l’intenzione di tutte le parti in causa è rispettarlo. D’altronde, se l’attaccante avesse avuto idee diverse, avrebbe potuto esercitare la clausola che gli consentiva di liberarsi gratis entro il 31 maggio. Non l’ha fatto, non l’ha nemmeno mai pensato.
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Calciomercato Inter, il ‘clan Messi’ smentisce i rumors
Fonti molto vicine al giocatore smentiscono che Messi abbia in mente di cambiare aria a stretto giro di posta. Ovviamente, la situazione societaria culé non gli piace e si augura un cambio radicale dei quadri dirigenziali, ma da qui a immaginare un addio immediato ce ne passa. Tra meno di un anno ci saranno le elezioni che chiuderanno l’era Bartomeu (che non può ricandidarsi) e il rinnovo della leggenda blaugrana è l’arma politica più potente che i vari candidati alla presidenza possono desiderare. Leo potrebbe scegliere chi sarà eletto appoggiando un nome e promettendogli la firma, ad esempio.
Nel (per ora remoto) scenario che vedrebbe Messi stanco della sua Catalogna e deciso a vivere una nuova esperienza, se da un lato il decreto crescita e il regime fiscale agevolato per i redditi maturati all’estero rappresentano un gran vantaggio per l’Inter, dall’altro bisogna analizzare il progetto sportivo, che nel caso della Pulga non è mai un dettaglio. Messi sceglierebbe una realtà in grado di esaltare il suo calcio, di far ruotare la squadra intorno a lui e, non a caso, nel 2018 dichiarò che gli sarebbe piaciuto, prima o poi, “tornare a lavorare con Guardiola”. Una filosofia calcistica e tattica ben lontana dal 3-5-2 di Antonio Conte. Insomma, servirebbe anche un cambio in panchina per vedere Messi a Milano.
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