I tifosi e le istituzioni a confronto a Napoli sul tema della riapertura degli stadi, il Governo ha aperto al dialogo per la “rivoluzione” del calcio
“Uno sport a misura di tifoso”, così delegazioni ultras di tutta Italia, dalla serie A a squadre dei campionati dilettantistici, hanno intitolato un documento rappresentativo del mondo del tifo per stimolare la politica a compiere una “rivoluzione” dopo la pandemia. Ne hanno discusso con le istituzioni in un convegno svolto all’Antisala dei Baroni al Maschio Angioino
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L’apertura del Governo: “Coinvolgiamo i tifosi”
“Il rientro negli stadi deve avvenire in sicurezza, ricordiamo il sospetto su Atalanta-Valencia”, così il viceministro degli Interni Vito Crimi ha affrontato la vicenda più importante: il ritorno dei tifosi negli impianti sportivi che avverrà gradualmente.
“È meglio iniziare un percorso”, ha spiegato Crimi che si è impegnato anche su altre questioni come per esempio il rispetto del protocollo del 2017 siglato da Figc, Coni, Ministero degli Interni riguardo al superamento della tessera del tifoso.
“Tante società non lo rispettano”, ha spiegato Emilio Coppola, avvocato vicino alle battaglie degli ultras napoletani tra gli organizzatori dell’evento, facendo l’esempio del Napoli e del Brescia che considerano obbligatoria la tessera del tifoso per la sottoscrizione dell’abbonamento.
De Magistris tuona:Â “Riapriamo gli stadi con distanziamento e mascherine”
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è stato tra i più duri nel criticare il percorso di ripartenza costruito dal calcio italiano dopo l’emergenza coronavirus.
“Non riesco a vedere le partite senza tifosi”, ha spiegato il sindaco che poi ha tuonato: “Non capisco perchè si possono aprire le discoteche con 1000 persone che ballano e non gli stadi con la possibilità per esempio di far entrare diecimila spettatori in uno stadio da sessantamila posti rispettando le regole sul distanziamento e sull’utilizzo della mascherina. Il calcio vive un momento molto triste, sono a disposizione per aprire un tavolo con le istituzioni e con i tifosi. Il Governo non deve fare solo analisi – ha dichiarato il primo cittadino – ma proporre riforme per rendere più fruibile lo stadio con prezzi calmierati per i biglietti, bandendo la violenza ma non considerando il tifoso un soggetto da condannare a prescindere”
De Magistris da ex magistrato si è fatto sentire anche sul tema delle plusvalenze gonfiate molto criticato anche dai tifosi nel documento elaborato e presentato in sala. “Il calcio è profondamente inquinato, spesso s’infiltra la criminalità organizzata, a volte diventa anche il luogo in cui s’esercita il potere politico. Predominano pezzi di finanza, economia e politica, non sono più certo quando vedo una partita che il risultato non sia scontato. Bisogna mettere al centro la passione e non il denaro”.
Il sindaco ha poi dedicato un pensiero anche a Victor Osimhen, nuovo acquisto del Napoli che si è convinto ad accettare il trasferimento dopo un colloquio con Koulibaly che gli ha garantito che a Napoli non c’è razzismo: “A Napoli nessuno è straniero, è una città che produce forti emozioni, il calciatore è un artista e qui ha tante ragioni per ispirarsi”
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