La Juventus prepara il ritorno degli ottavi di Champions contro il Lione, ma tiene banco anche il futuro di Sarri: in caso di debacle, l’addio appare sicuro
Il match del 7 agosto prossimo, in programma alle 21 all’Allianz Stadium di Torino, sarà decisivo per molteplici fattori. In primis, per il passaggio ai quarti di finale di Champions League della Juventus: si parte dall’1-0 dell’andata per il Lione di Rudi Garcia. Di conseguenza, anche per il futuro di Maurizio Sarri: nel caso in cui il tecnico Campione d’Italia dovesse fallire l’approdo alle final eight di Lisbona, l’esperienza in bianconero potrebbe terminare in anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto, fissata nel giugno del 2022. E le voci sui possibili sostituti non mancano. A partire dal grande ex Massimiliano Allegri, accostato con forza anche all’Inter in caso di separazione da Antonio Conte (anche per lui si è parlato di un ipotetico ritorno a Torino). E poi, Mauricio Pochettino, fermo dopo l’esonero da parte del Tottenham, con cui è sotto contratto fino al 2023.
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Ma il grande ‘sogno’ del presidente Andrea Agnelli resta sempre Zinedine Zidane. L’allenatore del Real Madrid, dopo la vittoria della Liga, ha parlato di un eventuale addio al club castigliano. Parole che hanno subito fatto drizzare le antenne in Piemonte, nonostante le smentite di rito. Il Real, nello stesso giorno della Juventus, dovrà ribaltare l’1-2 del ‘Santiago Bernabeu’ patito all’andata contro il Manchester City di Pep Guardiola. Risultati e destini incrociati, due ore (più eventuali supplementari) che potrebbero risultare decisive per Sarri e Zidane. In un senso o nell’altro.
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