Leo Messi è il grande sogno per il calciomercato dell’Inter: tutti i retroscena sul futuro dell’argentino, ambito anche da Manchester City e PSG
Provare a fare previsioni sul terremoto che investirà il Barcellona dopo il disastro di stagione appena concluso è difficile e rischioso. L’umiliazione subita col Bayern Monaco è stata la ciliegina avvelenata su una terribile torta che i tifosi azulgrana hanno dovuto sorbirsi, loro malgrado, di delusione in delusione. Quella più grande, nonostante tutto, non è ancora arrivata e potrebbe presentarsi presto all’orizzonte: l’addio di Leo Messi.
Salutare il più grande giocatore ad aver mai indossato la loro casacca, significherebbe davvero chiudere il ciclo in maniera definitiva, gettando grandi ombre sul futuro dei blaugrana. Perché possono passare allenatori, presidenti, dirigenti e giocatori, ma finché c’è la Pulga, la speranza di rivedere un Barça dominante ci sarà sempre.
Il problema, secondo quanto raccolto da Calciomercato.it, è che l’argentino stavolta i dubbi li ha davvero. Dopo la sconfitta col Bayern, ha deciso di concedersi qualche giorno di tranquillità, prima di tornare ad esporsi pubblicamente e metterci la faccia davanti e tifosi ed addetti ai lavori. Un anno fa accadde qualcosa di simile dopo un’altra umiliazione, quella di Liverpool.
Presto dovrebbe arrivare una presa di posizione pubblica di Messi, che ha preferito trincerarsi dietro un silenzio che nasconde una grande riflessione. Nessuno sa cos’abbia in mente e nessuno si azzarda ad escludere nulla, visto che ogni certezza in casa Barça è stata distrutta da quello storico 8-2. Forse ne è rimasta solo una: mai, negli ultimi 16 anni, l’addio della Pulga è stato preso in considerazione come in questi giorni.
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L’argentino ha moltissime offerte sul suo tavolo. Quelle che lo intrigano di più arrivano da Manchester City e PSG. La prima gli consentirebbe di lasciare il nido con la certezza di ritrovare uno dei suoi papà calcistici. Messi, a differenza di Cristiano Ronaldo, non s’è fatto da solo. È un prodotto made in Barcelona, cresciuto e coccolato da quella società e da quell’ambiente unico. Lasciarli non sarà semplice anche (e soprattutto) per questo, ma se ad accoglierti c’è il tuo vecchio mentore Pep Guardiola, la musica cambia.
Sotto la Torre Eiffel, invece, Messi si ricongiungerebbe con Neymar, col quale si sente invincibile e desidera di tornare a giocare quanto prima, una speranza mai nascosta. Entrambe le società hanno basi economiche solidissime, in grado di garantirgli il suo faraonico stipendio e di costruirgli intorno una squadra che può vincere subito. Elemento, questo, assolutamente fondamentale e che piazza l’Inter al terzo posto sulla sua personalissima lista.
Se Messi lascerà il Barcellona, lo farà per portare a casa titoli e, soprattutto, quella Champions League che gli ha causato troppe sofferenze nell’ultimo lustro. Il progetto nerazzurro è in crescita e promette benissimo, ma avrà fisiologicamente bisogno di tempo per potersi reputare all’altezza dei giganti europei. E Leo, a 33 anni, ha fretta.
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La casa acquistata da papà Jorge è una notizia assolutamente confermata, ma per ora non rappresenta una discriminante, visto che ne ha acquisite altre a Miami, Londra, Buenos Aires e nella stessa Catalogna. All’Inter ne sono consapevoli e le dichiarazioni di Antonio Conte (“È più facile spostare il Duomo a Barcellona che Messi all’Inter”) lo testimoniano. Dovesse aprirsi uno spiraglio, i nerazzurri ci proveranno, su questo non ci piove. Ma battere quella concorrenza sarà un’impresa.
Bisogna abituarsi subito all’idea di Messi con una nuova casacca, quindi? Non esattamente. Leo non ha ancora preso né tantomeno comunicato alcuna decisione. È frustrato, sente il progetto del Barcellona non all’altezza della sua forza (e ha ragione), vuole un rinnovamento profondo dei quadri dirigenziali, ma il legame con quella maglia potrebbe spuntarla ancora una volta sulla rabbia.
Il suo contratto è in scadenza nel 2021 e per ora di rinnovo non se ne parla, ma la clausola che gli consente di liberarsi gratis è scaduta lo scorso 31 maggio. Difficile ipotizzare un addio nel giro di qualche settimana. Eppure, se nell’uscita pubblica che arriverà nei prossimi giorni Messi imitasse il Cristiano del 2018, affermando di reputare chiusa la sua esperienza culé, il vaso di Pandora sarebbe definitivamente aperto, con conseguenze imprevedibili. Bisogna attendere: la sua parola varrà più di ogni annuncio o smentita istituzionale.
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