Perdite ingenti per la Juventus per la chiusura degli stadi, è sfida aperta dopo la decisione del Governo
Il Premier Conte ha annunciato la prolungata chiusura degli stadi di calcio. Una decisione pesante ma utile per evitare assembramenti quando il mondo intero è ancora alle prese con la grave pandemia da Coronavirus. Così, la Juventus, che pure aveva ottenuto il parere favorevole della Regione Piemonte sulla parziale riapertura dello ‘Stadium’, sarà costretta ad aspettare per riavere i suoi tifosi: clicca qui per ulteriori aggiornamenti.
LEGGI ANCHE >>> Stadi, niente riapertura: doccia gelata dal Governo
Juventus, riapertura stadi: la società ci riprova
Scottata dalle pesanti perdite, la Juventus, riporta ‘Tuttosport’, sarebbe in sfida aperta e tornerà alla carica per far riaprire parzialmente il suo impianto. Il piano prevederebbe presenze dagli 8mila ai 16mila spettatori, arrivi scaglionati, controllo della temperatura, distanze, vigilanza continua (tramite steward in quantità e tecnologia) sull’uso delle mascherina. Tra ricavi da abbonamenti, biglietteria e servizi aggiuntivi gare, del resto, i bianconeri starebbero contando perdite dai 2 ai 4 milioni di euro per ogni incontro disputato a porte chiuse, una voce che incide per circa il 15 per cento sui ricavi operativi (player trading escluso).
Il dottor Walter Della Frera, facente parte della commissione medica della FIGC, di recente ha spiegato a Calciomercato.it: “Dipenderà dalla curva di contagiosità. Oggi come oggi, con il numero dei contagi che stanno salendo, il governo ha bloccato i piedi e noi dobbiamo seguire l’eventualità di dover rimandare gli spettatori”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, stadi vuoti. Professor Nanni: “Le visiere sono la soluzione”