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Serie A, perdita monstre | De Siervo avverte: “Grosso rischio di collasso!”

Luigi De Siervo, Ad della Lega Serie A, ha parlato del grosso rischio di collasso del sistema Calcio

Luigi De Siervo ha fatto il punto sul difficile momento del calcio italiano. L’Ad della Serie A ha affrontato svariati temi: “Bilancio? Come sappiamo tutti siamo portati a rivedere le stime. Ad oggi il danno per la Serie A è superiore ai 500 milioni di euro, cifra monstre. Questo danno si ripercuote anche sulle serie minori – spiega a ‘Radio anch’io sport’ – La Serie A ha circa 1,4 miliardi per diritti tv: i costi di giocatori, procuratori, sono equivalenti. Il sistema è prossimo a un rischio grosso di collasso. Il calcio va protetto, la spettacolarità del nostro calcio è cresciuta. Se riuscissimo a introdurre capitali privati potremmo trovarci, alla fine della crisi, molto più vicini al calcio inglese rispetto ad oggi. I club devono decidere se continuare con un partner privato”. Clicca qui per nuovi dettagli.

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Allianz Stadium (Getty Images)

De Siervo ha affrontato anche la questione relativa alla riapertura degli stadi: “Siamo tutti allineati su una ripresa attenta ma riteniamo che ci si possa avvicinare al 25% con degli step intermedi e buonsenso. Il calcio non vuole un trattamento privilegiato ma non vuole essere nemmeno svantaggiato. Alla ‘Puskas Arena’ sono entrati 16mila persone. Si può fare, si deve fare con attenzione alle regole. Non è un dogma il 25%, ma si può fare con percentuali a salire”.

DIRITTI TV – “Abbiamo un interlocutore molto forte come Sky e poi Dazn. Non esiste una concorrenza forte come avveniva con Mediaset Premium. Stiamo solleticando gli interessi di grandi player internazionali come Netflix e Amazon. Speriamo che il calcio torni al centro della competizione tra piattaforme e tecnologie. Il calcio può essere l’elemento attrattivo di un’offerta rispetto a un’altra”.

GLI INGAGGI – “Contratti milionari? Si parla sempre di Salary cup nel calcio, è complicatissimo. Nessun paese può intervenire senza un concerto con gli altri, altrimenti ci sarebbe una fuga di talenti. E’ importante anche il tema degli stadi – prosegue il dirigente -Il Parlamento ha fatto un passo in avanti. Penso alla battaglia che sta facendo Commisso, mi auguro che avverrà la ristrutturazione del Franchi. Non possiamo essere bloccati. Abbiamo bisogno di grandi impianti, grandi teatri. Senza gli stadi non esistono i ricavi, senza ricavi non riusciremo a mantenere il nostro calcio a un certo livello”.

Mario D'Amiano

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