In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, l’agente ed intermediario di mercato, Andrea D’Amico, fa il punto sulla sessione appena conclusa
In quella che è stata una sessione di mercato molto particolare, il Covid ha certamente giocato un ruolo pesante nella pianificazione e nel business plan delle varie società italiane. “E’ vero tutto, ma se pensiamo alla pandemia, mi sarei aspettato un calciomercato ancor più fermo”: parole di Andrea D’Amico, noto agente ed intermediario di mercato, che ha commentato, in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, la sessione che ci siamo appena lasciati alle spalle.
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Protagonista di mercato nell’affare che ha portato Victor Osimhen al Napoli, Andrea D’Amico non ha dubbi: “E’ il colpo dell’estate. Ha dato subito un apporto alla squadra e ha tutte le caratteristiche per diventare un giocatore importantissimo, nonostante l’età”. Un arrivo che può cambiare le gerarchie del nostro campionato: “Juventus, Inter e Napoli partono certamente avanti e lotteranno per obiettivi importanti fino in fondo, come mostrato già l’anno scorso – continua D’Amico – Poi, occhio anche all’Atalanta che è partita alla grandissima. Non è mai considerata come una pretendente allo Scudetto, ma in queste tre giornate abbiamo visto di cosa sia capace, certificando il percorso fatto in Champions ad agosto. Sul mercato, Napoli e Inter sono quelle che si sono rinforzate di più. Conte ha avuto i suoi fedelissimi, su tutti Vidal, e Gattuso ha avuto Osimhen. Poi è chiaro, la Juventus resta forte e con il colpo Chiesa lo conferma”.
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Un calciomercato che ha visto qualche colpo importante, ma anche una sonnolenza diffusa, dovuta necessariamente dall’emergenza pandemica. Eppure, D’Amico si dice ugualmente sorpreso: “Mi aspettavo addirittura qualcosa in meno. Il Covid ha messo in ginocchio l’Italia intera, non solo il calcio. Solo le inglesi hanno speso di più, ma perché possono fare affidamento su un sistema diverso. Hanno una lobby sportiva, un centro attrattivo molto forte e florido, ma la pandemia ha colpito tutto il mondo”.
“Adesso, resta difficile fare previsioni a lungo termine – conclude D’Amico, provando ad immaginare che Serie A attenderci di qui a maggio – Speriamo che il nostro campionato si svolga in serenità e i casi come Juventus-Napoli restino isolati, altrimenti non si gioca più”.
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