Dal padre appena scomparso alla Roma e Spalletti: Totti si racconta a ‘Vanity Fair’
Francesco Totti si confessa in un’intervista a ‘Vanity Fair’ realizzata prima della morte del padre Enzo, in edicola oggi, a pochi giorni dall’uscita del suo docufilm “Mi chiamo Francesco Totti”. “Quando da piccolo mi chiamavano lo gnomo e non mi volevano far giocare con quelli più grandi, papà insisteva. – racconta l’ex capitano della Roma – Loro cedevano, poi mi vedevano giocare e volevano rifare le squadre. Io zitto, muto, ma orgoglioso. Papà, forse, ancora più di me”. Per restare aggiornato con le ultime news legate al mercato e non solo CLICCA QUI!
L’ex attaccante è poi tornato sul rapporto con Spalletti: “Non mi sono mai permesso di mettere in discussione le sue scelte. Poi c’è un discorso di umanità: io mi impegnavo e lui cercava la provocazione, la rottura, il litigio. Capii in fretta che in quella situazione sarebbe stato impossibile continuare. Così, per la prima volta in 25 anni di Roma, mollai”. Parentesi, infine, sul suo futuro: “Il mio domani nella Roma? Ad oggi non ci penso. Ho un’agenzia di scouting, curo i ragazzi, mi diverto. Sono contento e faccio quello che mi piace”.
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