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Juventus, la conferenza di Agnelli: “Siamo abituati all’accerchiamento”

Le parole del presidente della Juventus Andrea Agnelli dopo l’assemblea degli azionisti del club bianconero

Dopo l’assemblea degli azionisti della Juventus che si è tenuta questa mattina, il presidente Andrea Agnelli parla in conferenza stampa: Calciomercato.it seguirà le parole del numero uno bianconero in diretta.

Il presidente Agnelli ha rivolto in inizio di conferenza un pensiero alle vittime del Covid-19 e a medici e infermieri impegnati in prima linea. Poi ha aggiunto: “Il 19-20 è un anno agrodolce dentro e fuori dal campo. Grandi risultati e delusioni inaspettate. A gennaio abbiamo fatto un aumento di capitale di 300 milioni che ha posto le basi per una robustezza aziendale da utilizzare poi per i motivi che sapete”.

“Per il campo, non posso che applaudire Nedved, Paratici (che non è qui perché è entrato in bolla) e Federico Cherubini. Il nono scudetto consecutivo è un risultato che non ha trovato il giusto riconoscimento. Rimango convinto che solo tra qualche anno ci potremo rendere conto di cosa abbiamo fatto in questi anni. Poi le donne che hanno vinto, un plauso a Braghini e al mister Guarino. L’Under 23 che ha vinto la coppa Italia di categoria: un abbraccio a Fabio Pecchia per un risultato che espongo con orgoglio. Ma ci sono anche le delusioni: ci bruciano ancore le due finali perse, così come l’eliminazione agli ottavi di Champions. Fuori dal campo, prima della situazione in cui ci siamo trovati, eravamo al passo con gli obiettivi della società”.

RIORGANIZZAZIONE INTERNA – “I tre riporti sono diventati due: Area Footbal affidata a FAbio PAratici, mentre l’Area Business è di Stefano Bertola. Entrambi sono manager director. Fabio Cherubini assume la carica di football director”.

GESTIONE EMERGENZIALE COVID – “Quando si trova un positivo si grida allo scandalo, si scrive schock. In Serie A ci sono circa quattromila persone e quando si trova un positivo, viene messo immediatamente in isolamento. Tutto questo genera un costo per rispettare i protocolli Uefa e Figc, per quest’ultimo vi rimando alla circolare del Ministero. Ringrazio i ministri competenti, al presidente Gravina, le Leghe che hanno contribuito a trovare un protocollo che ci ha permesso di andare avanti. C’è sicuramente una valenza economica nel voler mandare avanti le competizioni. Abbiamo delle stime che  cominciano ad essere più precise: l’impatto del Covid sul sistema calcio si potranno osservare soltanto a ottobre 2021. Una perdita fattura complessiva da 5.2 a 6.3 miliardi di euro, poi viene stimata una perdita da 6.5 a 8.4 miliardi. Se c’è un recupero di costi che risparmiamo, c’è tutta l’attività del calciomercato, impatto stimato intorno ai tre miliardi. Dopo venti anni di crescita, il fatturato è diminuito. Le stime parlano di 360 club di prima divisione che avranno bisogno di aumenti di capitale nei prossimi 12-24 mesi per sei miliardi”.

CALENDARIO – “Il calendario oggi non è congestionato, di più. Pensare di recuperare oggi una partita o due, signfica sapere di non poterlo fare. Il calendario andrà rivista e torniamo al discorso 2024 quando andrà in scadenza l’attuale calendario”.

RICAPITALIZZAZIONE – “Al momento abbiamo una struttura patrimoniale solida e non c’è la Juve tra le società che dovranon ricapitalizzare”.

Andrea Agnelli (Getty Images)

Juventus, Agnelli: “Format campionato non si può cambiare”

FORMAT – “Non credo ci sia l’esigenza di cambiare format. Prima perché non si cambiano le regole a competizione in corso. In secondo luogo, il protocollo che ci siamo dati con CTS, Ministro della Sanità e dello Sport, se applicato è sufficiente per finire la stagione senza nessun intoppo. Non serve un nuovo format, basta essere diligenti nell’applicazione del protocollo”.

SARRI – “Di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona. E’ una persona colta, con senso dell’umorismo, con diversi interessi al di là del calcio. Sono estremamente felice che abbia vinto lo scudetto con noi. All’interno dello spogliatoio si crea un’alchimia che porta a superare ostacoli insormontabili: con Maurizio non si è creata quest’alchimia. Sarà per sempre ricordato come uno degli allenatori vincenti della Juventus”.

CHAMPIONS – “E’ così da sempre alla Juventus. Le aspettative del nostro mondo sono arrivare alla Champions, ma voi date per scontato la vittoria del campionato. Il nostro principale obiettivo è vincere campionato, coppa Italia, supercoppa italiana e cercare di vincere in Europa: non per forza non vincere significa fallimento”.

PIRLO – “Ho la sensazione che il mondo che ci circonda non vede l’ora di giudicare un paio di sconfitte. Debutto e niente precampionato: i dirigenti devono accompagnarlo in questo percorso iniziale che non sarà privo di ostacoli. Appena avremo davanti uno, il mondo non vedrà l’ora di colpire tutta la Juventus. Il nostro è il primo staff moderno: tra dieci anni saranno lo staff ideale dei grandissmi campioni, quindi di de Ligt”.

Juventus, Agnelli: “Ronaldo non ha rotto la bolla”

CRISTIANO RONALDO – “La bolla non c’entra niente. Entriamo in bolla sabato: non avendo più competizioni da giocare, abbiamo detto chi vuole proseguire l’isolamento nel proprio domicilio può farlo. Abbiamo lascieto libertà: non si sono rotte le bolle, le nostre sono molto resistenti. I giocatori quando le nazionali chiamano, ci tengono. Per fortuna questo sogno rimane vivo anche per chi ha tante presenze in Nazionale. Questo chi racconta deve rispettarlo e sperare che duri per sempre: è il bello del calcio. Ha violato il protocollo? Deve chiederlo al Governo, io non lo so. Io applico il protocollo federale. Se ha violato una legge dello Stato, deve chiedere al Prefetto, al Ministro, ecc”.

MERCATO – “Sono soddisfatto? La mia soddisfazione arriva a fine stagione. Attribuisco responsabilità, deleghe e obiettivi: al termine della stagione giudico. I ragazzi che sono arrivati, sono simpatici, disponibili e si sono integrati bene nel gruppo”.

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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