Le pagelle di Napoli-Atalanta, sfida valida per la quarta giornata del campionato di Serie A: azzurri quadrati e devastanti, Lozano protagonista ma gli uomini della svolta sono altri due
Partita che esaurisce ciò che ha da dire in termini di risultato al 45′, quando il Napoli è già 4-0. Merito di un’impostazione tattica perfetta agevolata anche dai due nuovi acquisti che hanno già cambiato volto al gruppo di Gattuso: Osimhen e Bakayoko, quando il calciomercato rivoluziona la squadra. Ma, a proposito di mercato, è un oggetto misterioso dello scorso anno a risolverla: Hirving Lozano, un calciatore ritrovato. In casa Atalanta difesa disastrosa nella prima frazione, meglio quando si passa a 4, e davanti Ilicic è ancora alla ricerca di se stesso mentre Zapata e Gomez oggi sono semplicemente insufficienti.
Ospina 6,5 – Non ha tantissime occasioni di sporcarsi i guantoni ma i tacchetti invece sì. Il Napoli si rifugia spesso da lui per impostare il gioco e il colombiano risponde sempre presente. Lammers lo smarca sul 4-1, non poteva molto.
Di Lorenzo 7,5 – Si ritrova di fronte l’esterno più pericoloso del campionato, ci si aspetta una partita prudente e faticosa e invece torna il pendolino di un anno fa: sovrapposizioni perfette, Gosens non riesce a far male in nessun modo. Sul suo tabellino anche l’assist dell’1-0. Davvero niente male.
Manolas 7 – Preso alla sprovvista solo sul gol di Lammers, per il resto regala una prestazione sontuosa in marcatura su Zapata e Ilicic e soprattutto nell’anticipo. Se ha trovato l’intesa con Koulibaly sarà una cerniera difficilmente superabile.
Koulibaly 7 – Ha fatto lo step che ci si attendeva da lui, anche dal punto di vista mentale. Le qualità tecniche non sono mai state in discussione, ciò che stupisce è la personalità con cui ha preso per mano la difesa e con cui sta iniziando anche a impostare dalle retrovie. Un calciatore ritrovato: trattenerlo è stato forse il miglior acquisto del Napoli di quest’anno.
Hysaj 7 – Curiosa la storia del sempre umile terzino albanese. Passato da imprescindibile a destra con Sarri a riserva di lusso con Ancelotti e Di Lorenzo a scalzarlo, Gattuso gli ha trovato una collocazione da esterno invertito sulla sinistra che ricalca un po’ i suoi esordi in Serie A con l’Empoli.
Bakayoko 7,5 – Magari non sarà esattamente un bel vedere quando prova a smistare palla, ma il suo innesto dà proprio l’idea di una robusta colonna piazzata a supporto di una base un po’ malferma. Non passa nulla, o quasi, poi al resto ci pensa Fabiàn Ruiz. Dal 75′ Lobotka sv
Fabian 7 – Se Bakayoko si occupa di recuperare i palloni lui pensa al lavoro “pulito”. Corre tantissimo, anche se visto il passo compassato non si vede tanto, poi ha idee e personalità. Con un bodyguard così imponente potrebbe davvero trovare la sua dimensione. Dall’82’ Demme sv
Politano 7 – Dopo sei mesi un po’ in sordina sta finalmente trovando il suo posto in questa squadra, complice anche l’infortunio di Insigne. Si muove tanto e bene, trova lo spunto e lo spazio e poi scarica un missile che è un po’ la fotocopia del suo primo gol azzurro, quello segnato nel finale della scorsa stagione contro l’Udinese. Ed è davvero un gran gol.
Mertens 7 – In questa nuova posizione si sacrifica decisamente di più, è un leader offensivo che spesso va a prendersi la palla a metà campo e che lì davanti col suo movimento crea parecchi grattacapi soprattutto ai centrocampisti. Perderà qualcosa in chiave realizzativa, ma se gioca così i gol sono tutto grasso che cola. A referto comunque l’assist del 2-0. Dal 75′ Malcuit sv
Lozano 8 – Rapito dagli alieni lo scorso anno, il Napoli deve aver pagato un riscatto bello corposo per poter riavere a disposizione il vero Lozano, quello che finalmente ha mandato a casa la sua controfigura. Quattro reti in due partite ma soprattutto una presenza costante e incontenibile nel gioco dei suoi, una spina nel fianco per l’asse di destra della difesa atalantina. E visto che alla luce dello scorso anno sarà costato pochissimo… beato chi l’ha preso al Fantacalcio! Dal 60′ Ghoulam 6 – Gattuso gli sta dando una chance da esterno offensivo, dopo aver rinunciato in fase di mercato a Younes e Ounas: esperimento interessante, potrebbe essere una soluzione per recuperare un calciatore che non riesce più a ritrovarsi.
Osimhen 7,5 – Finalmente si sblocca anche lui, trovando un diagonale che in realtà vede particolarmente responsabile Sportiello. Ma il punto non è tanto il gol, quanto la capacità di svariare a croce su tutto il fronte d’attacco mandando al manicomio chiunque provi a seguirlo. Imprendibile, imprevedibile e soprattutto già imprescindibile. Dall’82’ Petagna sv
All. Gattuso 8 – Guardi la sua formazione a inizio partita e pensi: “Forse è impazzito, giocare così contro l’Atalanta!”. La risposta come sempre la dà il campo. Squadra compatta e perfetta in tutte le cuciture, 45 minuti di grandissimo spessore tecnico ma anche atletico e Atalanta annichilita. Il resto è accademia, anche il calo di tensione a metà secondo tempo. Ma se questo è il Napoli che ha in mente la sensazione è che quest’anno ci si diverte parecchio.
Sportiello 4,5 – Non ineccepibile in almeno un paio dei gol del Napoli, è totalmente colpevole invece sul tiro non irresistibile di Osimhen, che era sì angolato ma anche strozzato e prevedibile. Invece si infila in rete come una palla sul tavolo da biliardo. Nel secondo tempo una super-parata su Mertens è un segnale di ripresa inutile, ma comunque necessario.
Toloi 5 – Dalla sua parte agisce un certo Lozano, e già basterebbe guardare il tabellino per farsi un’idea. De Paoli, come Gosens di là, non aiuta di certo, lui comunque non è esente da colpe. Sicuramente meglio quando si passa a 4 e lui va a fare il terzino destro.
Romero 5 – Il perno centrale della difesa nerazzurra è quello che più di tutti subisce il contraccolpo della potenza offensiva del Napoli. Ma ci mette parecchio del suo: sbaglia il tempo di tutti gli interventi, soffre come un cane in marcatura su Osimhen e mette il suo zampino in ogni gol. Poi però lo mette – eccome se lo mette – anche nella rete di Lammers: una percussione favolosa culminata con un assist da trequartista. Un moto d’orgoglio in una giornata complicata.
Palomino 4,5 – Primo tempo in difficoltà bestiale lì a sinistra, dove c’è Politano che si sovrappone in continuazione con Di Lorenzo e fa ciò che gli pare. Gosens non gli dà una mano, ma anche quando si accentra l’avversario non riesce mai a stargli dietro: finisce travolto e sostituito dopo 45 minuti dopo quella che è stata forse la partita più complicata da quando è in Italia. Dal 1′ st Djimsiti 6 – Entra lui perché rispetto a Palomino è più esperto nella difesa a 4 che adotta Gasperini. Con questa nuova disposizione tattica si gioca decisamente meglio, ed è anche merito suo.
Depaoli 4,5 – Hysaj e Lozano, due nomi che dovrà segnare sul suo taccuino personale. Era la prima da vice-Hateboer e non si può dire certo sia stata una gara da ricordare, se non in negativo. Soffre come un cane e non la vede mai.
De Roon 5 – Uno dei migliori “invisibili” del campionato, di quelli che in mezzo al campo li senti eccome pur restando spesso lontani dai riflettori. Oggi è invisibile nel vero senso della parola: Bakayoko e Fabian lo massacrano.
Pasalic 5 – Sicuramente più efficace quando parte più avanzato, poi in realtà è un po’ tutta la squadra a crollare sotto i colpi del Napoli. A centrocampo comunque la superiorità del Napoli è imbarazzante.
Gosens 4,5 – Non spinge ma soprattutto non difende: il magic moment del Napoli mette in luce quello che è un suo difetto storico, ovvero quello di essere forse il miglior fluidificante in Europa dalla metà campo in su, parecchio rivedibile quando invece deve guardarsi le spalle. Oggi proprio non gira.
Gomez 5 – Qualche guizzo ce l’ha pure, soprattutto nei 10 minuti del secondo tempo che lo vedono ancora in campo. Ma è veramente una stilla del suo immenso talento, lontanissimo da ciò a cui ci ha abituato. Dal 55′ Lammers 6,5 – Se Gasperini stravede per lui e ha deciso di spendere 9 milioni per prenderlo, nonostante l’abbondanza in attacco, un motivo ci sarà. Decide giustamente di far parlare i numeri al suo posto: 100 minuti giocati finora, due reti. Un impatto davvero niente male sulla squadra, e ora Zapata faccia attenzione!
Ilicic 4,5 – Aspettarsi una prestazione sui suoi livelli abituali dopo una così lunga inattività sarebbe irrealistico. Poi ci si mette la partita completamente sballata da parte dei suoi e la frittata è fatta. Assente giustificato, diciamo così, ma lo aspettiamo come si aspetta una Sacher a Vienna. Dal 60′ Malinovsky 6 – Meno brillante che in altre uscite, sicuramente uno step avanti rispetto ai compagni ma entra anche in un momento in cui la partita era già bella che decisa. Voto di stima, diciamo così.
Zapata 4,5 – Lui più degli altri era molto temuto, essendo anche un rimpiantissimo ex. In realtà Koulibaly e Manolas lo fagocitano, letteralmente, e in pratica non prende palla. Esce a fine primo tempo perché Gasperini ha deciso di cambiare completamente approccio tattico. Dal 1′ st Mojica 6 – Si piazza davanti a Gosens e il nuovo assetto dà sicuramente un altro volto alla squadra, pur senza eccellere particolarmente. Fa il suo.
All. Gasperini 4 – Quando a fine primo tempo dopo un 4-0 sei costretto a fare due cambi che ti cambiano anche il modulo vuol dire che alla vigilia le tue scelte non sono state le più felici. Sbaglia partita, lui come la sua squadra, e il Napoli ne fa polpette. A volte capita anche ai migliori.
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Bakayoko (dal 74′ Malciuit), Fabian Ruiz (dall’82’ Demme); Lozano, Mertens (dal 74′ Lobotka), Politano (dal 59′ Ghoulam); Osimhen (dall’82’ Petagna). All. Gattuso.
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero, Palomino (dal 46′ Mojica); Depaoli, de Roon, Pasalic, Gosens (dall’80’ Muriel); Gomez (dal 55′ Lammers); Zapata (dal 46′ Djimsiti), Ilicic (dal 63′ Malinovski ). All. Gasperini
MARCATORI: 23′ Lozano (N), 27′ Lozano (N), 30′ Politano (N), 43′ Osimhen (N), 69′ Lammers (A)
AMMONITI: Toloi (A), Gosens (A), Lozano (N), Djimsiti (A)
Antonio Papa
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