Addio Maradona, il fuoriclasse argentino ricordato anche dal Ct della Nazionale Roberto Mancini che racconta episodi inediti
E’ toccato a lui succedere a Maradona e al Napoli nell’albo d’oro del calcio italiano. Nella stagione del doloroso addio del Pibe de Oro all’Italia, furono Mancini e la Sampdoria a trionfare. Un passaggio di consegne decretato in due atti e raccontato dal Ct della Nazionale al ‘Corriere dello Sport’, in una intervista dove vengono svelati episodi inediti.
Per restare aggiornato con le ultime news legate al mercato e non solo CLICCA QUI!
Mancini ricorda così l’ex fuoriclasse scomparso: “Era una grande emozione per noi tutti giocare contro di lui. Noi giocatori lo amavamo, era davanti a tutti. In campo sempre correttissimo, un bravissimo ragazzo pur con tutti i suoi problemi. Guardate che a quel livello non è facile. Fu con il suo carisma che ricompose gli animi dopo una lite alla fine di una finale di coppa Italia tra Samp e Napoli (nel 1989, ndr). Quando vincemmo 4-1 a Napoli con il gol più bello della mia carriera, venne in spogliatoio a farmi i complimenti. Al ritorno, vincemmo con lo stesso risultato. Non segnai, ma venne a regalarmi la sua maglia, l’ultima del Napoli, mi scrisse una dedica per mio figlio Filippo. Dopo, sarebbe scappato per non tornare più. Tra lui e Pelè impossibile scegliere. Non so se politicamente lo abbiano voluto colpire, ma di sicuro non morirà mai”.
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE:
Addio Maradona, il retroscena di Platini: “Mi volevano a Napoli con Diego, la 10…”
Napoli, Gattuso: “Maradona non morirà mai, è più importante di San Gennaro”