Le parole di Antonio Conte alla vigilia di Borussia Moenchengladbach-Inter, gara valida per la quinta giornata di Champions
Le parole di Antonio Conte prima di Borussia Moenchengladbach-Inter, gara valida per la quinta giornata di Champions League. “Sono stati espressi tanti giudizi negativi, tante critiche, ho sentito gente che ha parlato di un Real Madrid che fa tatto quello che ha voluto. Dimenticando che al trentesimo del primo tempo eravamo dieci contro undici. Sono rimasto soddisfatto della volontà, dell’impegno dei ragazzi messi in inferiorità numerica. Alcune situazioni ce ne siamo create noi: c’è d lavorare, affinché non si creino queste situazioni che fanno diventare tutto più difficile. Domani affrontiamo una grande squadra: dobbiamo uscire dal campo senza rimpianti”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YouTube
QUALIFICAZIONE – “Quando abbiamo iniziato la Champions, eravamo arbitri del nostro destino: se non lo siamo più siamo mancati in alcune situazioni. Per restare in vita dobbiamo vincere: sappiamo che non sarà facile, il Borussia ha dimostrato la sua forza ma per noi può essere l’occasione per dare seguito ad un percorso iniziato in Europa dove spesso ti trovi a giocare partite importanti. E’ l’occasione per testare ulteriormente questo tipo di situazioni”.
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HAKIMI – “Rimango fermo su quanto detto prima: ha grandi potenzialità ma deve lavorare tanto, soprattutto nella fase difensiva. In Italia ci sono richieste, pressioni e aspettative molto alte, soprattutto in squadre come l’Inter. Ha buone potenzialità, deve continuare a lavorare ma sapendo anche lui che qui pressioni e aspettative sono totalmente diverse rispetto alla Germania”.
ASSETTO TATTICO – “Continuo a ribadire un discorso semplice, che può essere recepito o meno. Ci siamo ritrovati a fare partite ufficiali con calciatori che non erano all’Inter: Hakimi, Kolarov, Vidal, Darmian. Abbiamo dovuto utilizzare calciatori che avevano bisogno di lavorare, fare partite amichevoli: li abbiamo buttati nella mischia con i rischi del caso. Serve equilibrio ma lo si trova anche giocando e cercare in partite ufficiali anche il risultato: a volte ci siamo riusciti, altre volte meno. E’ chiara la situazione”.
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