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PAGELLE E TABELLINO ROMA-YOUNG BOYS: favola Calafiori, Cristante insicuro

Pagelle e tabellino di Roma-Young Boys, match valido per la quinta giornata della fase a gironi di Europa League

La Roma centra il primo posto aritmetico nel girone con un turno di anticipo. Partita poco sofferta, con lo Young Boys che passa in vantaggio quasi per caso su una disattenzione della difesa giallorossa. Poi tante occasioni di marca romanista, Calafiori che corona un’ottima prestazione con un super gol e Carles Perez vivace. Cristante e Ibanez in ritardo.

Roma

Pau Lopez 6: inoperoso per quasi tutta la partita, sul gol non può molto.

Ibanez 5: lo Young Boys 
attacca più dalla sua parte, lui controlla con qualche apprensione e non è perfetto. In ritardissimo nella chiusura sul gol degli svizzeri, lento a rientrare. Non al meglio fisicamente, esce nell’intervallo. Dal 45′ Spinazzola 6: come in Romania gioca da terzo di difesa, anche per non stancarsi troppo. Vigila nella sua zona, controlla che tutto fili liscio.

Cristante
 5: inizia con buona personalità, imposta a testa alta. Ma si nota il poco mestiere nell’uno contro uno in area di rigore, dove si fa gabbare senza grandi difficoltà da Nsame. Poi perde sicurezza e nella ripresa rischia di combinarne una grossa. Dal 66′ Fazio: pochi pericoli per lui, si trova davanti Elia Mambimbi che sono molto veloci, ma poco concreti.

Jesus 6
: controlla la situazione dalla sua parte, con Calafiori non corre grandi rischi. Un po’ superficiale in alcune circostanze.

Bruno Peres 6,5: vicino al gol su punizione in apertura, poi la sua spinta si affievolisce in intensità e qualità, e anzi lascia scoperta la sua zona in difesa diverse volte. La Roma subisce parecchio sulla destra e da lì arriva il gol. In fase di recupero fa molto appoggio sulla sua velocità, bravo sul cross del terzo gol.

Villar 6
: cerca di fare un po’ tutto, la qualità è sempre alta ma il vizio di perdere qualche pallon sanguinoso di troppo gli resta. Il salto di qualità sarà anche in quello, per il resto prestazione positiva. Dal 60′ Pellegrini: si mette davanti alla difesa, amministra senza apprensioni.

Diawara 6,5
: gioca con ordine, non perde palloni e partecipa anche all’azione a ridosso dell’area avversaria, cosa poco consueta per lui. Niente di eccelso, ma non sbaglia niente.

Calafiori 7,5: pronti, via e dopo trenta 40 secondi va a un passo dal gol con una super giocata. Poi domina fisicamente, si inserisce con prepotenza in area e conclude. Ci prova e ci riprova, finché non gli riesce e questo avviene nella ripresa con un sinistro terrificante sotto l’incrocio. Aveva segnato un gol simile al rientro in Primavera dopo il grave infortunio, è il suo tiro. Una notte che non scorderà.

Pedro
 6,5: fa e ‘disfa’. È senza dubbio il più attivo dei suoi, gli uno-due in pochi metri dalla porta dello Young Boys portano quasi tutti la sua firma. Entra nel gol del pareggio dopo la bella parata del portiere, anche se ha sulla coscienza la rete del potenziale vantaggio giallorosso sprecando davanti al portiere con un leziosismo di troppo, invece di spaccare la porta. Dal 45′ Mkhitaryan 6: entra senza strafare, il portiere gli nega il gol con un buon intervento con il pallone poco angolato. Staffetta con Pedro evidentemente programmata alla vigilia da Fonseca.

Perez 7: ha una grande occasione nel primo tempo su un lancio bellissimo di Pedro: l’aggancio è fantastico, il movimento pure ma il tiro di esterno va fuori. Poi ci mette velocità nella giocata, nei fraseggi stretti e alla fine entra in tutte le azioni salienti. 
A volte tiene troppo il pallone, manca un po’ nel passaggio decisivo negli ultimi metri ma fa tante giocate interessanti e utili.

Mayoral 6: non parte benissimo, entra in partita tardi e neanche in maniera così incisiva. Sembra un po’ svogliato in alcuni frangenti, poco reattivo. Non è così sul pareggio, in cui è al posto giusto al momento giusto. Dal 60′ Dzeko 6,5: minuti nelle gambe importanti in vista del Sassuolo. Tocca pochi palloni, ma si notano parecchio. Nel suo terzo gol c’è tutto, comincia l’azione con un’apertura molto bella, poi va a chiudere col destro preciso all’angolino. Serviva anche questo.

All.: Paulo Fonseca 6: nel primo tempo la Roma ha tante occasioni, ma è poco cattiva. Si cercava una reazione dopo il Napoli, non è stata travolgente ma è arrivata una vittoria con il primo posto nel girone, senza soffrire. Gestisce le forze, missione compiuta.

Young Boys

von Ballmoos 6,5: viene sollecitato parecchio e lui risponde sempre presente, anche con un paio di uscite rischiose. Non basta il miracolo su Pedro per evitare il gol con il tap-in di Mayoral. Sui gol incolpevole.

Hefti 5: dalla sua parte soffre la fisicità di Calafiori, spesso non riesce a contenerne gli inserimenti in area.

Camara 4: non fa girare Borja Mayoral, però va nel pallone sui fraseggi stretti della Roma che lui legge raramente. Poi reagisce in maniera deplorevole su Mkhitaryan con un cazzotto e tanto nervosismo che richiede l’intervento di compagni e avversari per tenerlo.

Zesiger 5: vale un po’ lo stesso discorso del compagno. Qualche buona chiusura su Carles Perez, che spesso va a sbattere su di lui. Poi molla un po’.

Lefort 5: meglio in qualche ripartenza veloce che in difesa. Bruno Peres lo brucia più di una volta, stringe spesso anche per fare densità ma con poca efficacia.

Rieder 4,5: partita così così, fa poco filtro e non trova il tempo in pressione. Va sempre in sofferenza. Dal 58′ Sierro 5: pochi palloni giocati, tanta corsa a vuoto a rincorrere.

Aebischer 5: il meno peggio a centrocampo, rischia precchio su Borja Mayoral nel primo tempo, ma il suo intervento è perfetto sul pallone. Poi però è colpevole sul raddoppio della Roma con un rinvio pessimo al limite dell’area che regala il pallone a Calafiori che senza dubbio ci mette del suo. Dal 67′ Gaudino 5,5: pochi spunti, lo Young Boys è già spento quando entra.

Garcia 4,5: male, a tratti malissimo. Zero inserimenti e qualche incertezza di troppo in zona difensiva. Molle e lento a contrastare Borja Mayoral sul gol, con lo spagnolo sulla linea della porta liberissimo di colpire di testa. Dal 67′ Elia 5,5: ci prova con alcune fiammate, ma niente di eclatante.

Fassnacht 5: evanescente. Non si vede mai, non trova la posizione giusta. Dove può incidere è sulla trequarti, ma raramente si prende la responsabilità di gestire il pallone e lanciare i due attaccanti.

Ngamaleu 5,5: è quello più fastidioso per i difensori, sporca qualche traiettoria, ma di tiri in porta o cose simili non se ne ricordano. Dal 76′ Mambimbi 6: frizzante, ha una buonissima occasioni ma il pallone non gli rimbalza bene.

Nsamé 6,5: i compagni lo lanciano spesso, a volte dialoga bene con Ngamaleu ma quasi solo nel primo tempo. È molto bravo a saltare Cristante nel gol, è vivace e senza dubbio il più pericoloso. Però nessuno gli dà una mano. Dal 76′ Siebatcheu sv:

All.: Gerardo Seoane 5,5: la sua squadra è poca cosa, soprattutto a centrocampo quando hanno loro la palla. Manca qualità e chi dovrebbe darla (Fassnacht) delude. Lo Young Boys ha poche occasioni e subisce parecchio, la differenza di qualità è oceanica.

Arbitro: Jovic 6: qualche fallo non fischiato nel primo tempo, scontentando entrambi. Poi ordinaria amministrazione: non c’è fallo nel primo tempo in area dello Young, poi il rosso a Camara è inevitabile.

IL TABELLINO

Roma-Young Boys 3-1
Marcatori:
34′ Nsame, 45′ Mayoral, 59′ Calafiori, 81′ Dzeko

Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (45′ Spinazzola), Cristante (65′ Fazio), Jesus; Bruno Peres, Villar (60′ Pellegrini), Diawara, Calafiori; Pedro (45′ Mkhitaryan), Perez; Mayoral (60′ Dzeko).
A disp.: Mirante, Berti, Karsdorp, Kumbulla, Bove, Milanese, Ciervo.
All.: Paulo Fonseca.

Young Boys (3-4-3) von Ballmoos; Camara, Zesiger, Lefort; Hefti, Rieder (58′ Sierro), Aebischer (68′ Gaudino), Garcia (68′ Elia); Fassnacht, Nsame (76′ Mambimbi), Ngamale (76′ Siebatcheu)
A disp.: Neuenschwander, Faivre, Sulejmani, Burgy, Maier, Maceiras.
All.: Gerardo Seoane.

Arbitro: Jovic
Assistenti: Modric – Radic
Quarto Uomo: Zebec

NOTE Ammoniti: 29′ Calafiori, 74′ Elia Espulsi: 83′ Camara (gioco violento)

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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