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Quando Balotelli ha smesso di essere ‘Super Mario’

Mario Balotelli sta per tornare: l’ex Supermario ripartirà dal Monza, ultima grande occasione della sua carriera per rilanciarsi

Balotelli ha smesso di essere ‘Super Mario‘ quando ha cominciato a fare più errori che gol. L’etichetta che lo ha tormentato per una vita, forse troppo pesante per un ragazzo costretto a diventare presto uomo, è un lontano ricordo, rievoca l’Europeo del 2012, la doppietta alla Germania, il busto in bella mostra, il mondo ai suoi piedi. Non c’è più quel ‘Super Mario‘ e non c’è neppure traccia di qualcuno che possa vagamente somigliargli.

Balotelli è diventato uno dei tanti e poi uno dei pochi, un rarissimo caso di talentuoso calciatore vittima dei suoi stessi eccessi. Cassano, suo collega di genio e sregolatezza, pur consolando eterni rimpianti ha concluso degnamente la carriera tra Milan, Inter, Sampdoria e Parma. Balotelli s’è smarrito quando non aveva neppure trent’anni. Ora, per la prima volta nella sua carriera, giocherà in Serie B, al Monza.

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Balotelli e l’ultima grande occasione della sua carriera

Dal tetto d’Europa alla cantina del calcio in otto anni: Balotelli ha costruito una carriera sugli eccessi. Troppo forte e troppo discontinuo. Aveva tutto e ora non gli resta che il Monza, per carità una bella occasione, una società ambiziosa, ma non è l’Inter e neppure il Milan, oppure il City o ancora il Liverpool. Altri avrebbero sognato (e forse sfruttato) le occasioni che Balotelli ha simpaticamente rovinato.

Monza Balotelli
Balotelli (Getty Images)

Senza accorgersene, assecondando la sua età, l’ex ‘Super Mario ha giocato a fare il campione senza successo, tradito da un’indole fanciulla, vittima di ‘balotellate’ ogni volta diverse: da un rosso a un allenatore mandato a quel paese, da una multa per eccesso di velocità a uno scooter in acqua, da frasi provocatorie a maglie disonorate lanciate per terra. Eternamente ribelle, Balotelli sembra aver voluto respingere anche la sua carriera. Poteva diventare il più forte, a 18 anni faceva cose che altri neppure avevano immaginato, s’è ritrovato a essere un ‘riferimento’ e un esempio da non seguire. Lo vedi? Fai l’esatto opposto.

Dall’Inter al Brescia: le tappe (fallite) di Supermario

Gli amici lo hanno sempre aiutato, ricevendo poco: Mancini lo volle al City e per poco non ci scappò una rissa, identica sorte per Vieira, suo compagno all’Inter, suo allenatore al Nizza, che definì “un fallimento” l’esperienza francese di Balotelli nonostante i 43 gol in 76 presenze. La Ligue 1 è stata l’ultima opportunità sprecata per rilanciarsi a grandi livelli, poi è arrivato il Brescia, il ritorno romantico a due passi da casa, infine il Monza, degli amici Berlusconi e Galliani. Due che gli vogliono un gran bene e ancora sperano che da quel destro possa nascere qualche gol e non solo l’ennesimo calcio alla sua tormentata carriera.

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