Antonio Conte si presenta davanti alle telecamere dopo lo 0-0 scottante contro lo Shakhtar Donetsk che segna l’eliminazione dell’Inter dall’Europa
Antonio Conte commenta l’eliminazione bruciante dalla Champions League e dall’Europa. Il tecnico dell’Inter non vuole sentir parlare di mancanza di cattiveria, di passo indietro nel gioco: “Esame non superato? Sono pareri vostri che rispetto, ma non mi trovano d’accordo. La squadra ci ha messo tutto quello che c’era da fare. Ha dell’incredibile che in due partite allo Shakhtar non siamo riusciti a fargli un gol e che il loro portiere sia stato il migliore in campo. Questo è incredibile. Non sono d’accordo con la mancanza di cattiveria. Quale cattiveria? I giocatori hanno messo tutto quello che avevano in campo”.
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Conte continua: “Passo indietro? Sono valutazioni che devono essere fatte a freddo e serenamente. C’è molto rammarico e delusione, ma non c’è stata mancanza di cattiveria, concentrazione e attenzione. E’ mancato il gol e se non fai gol non vinci. In tutta questa Champions non siamo stati neanche fortunati con gli arbitri e con il Var. Ora che siamo usciti, mi sento di dire che l’Inter non è stata rispettata, vedendo tutte le situazioni non viste o non valutate. C’è grande amarezza e delusione, ma se non segni non vinci le partite”. Poi Conte viene interrogato sui cambi, giudicati tardivi: “Sanchez l’ho fatto entrare per 20 minuti, ci saremmo sbilanciati con lui. Poi Lautaro aveva finito l’energia, in mezzo al campo i calciatori erano quelli. O entrava Sanchez come punta o Eriksen per Gagliardini e ho preferito mettere una punta. In mezzo al campo eravamo questi”.
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Poi la polemica con Fabio Capello in studio: “Manca il giocatore di qualità, altrimenti non si vincono le partite. Inter che ha giocato per vincere, ma non c’era la rabbia necessaria delle partite da vincere per forza”, dice l’ex Juve. “Non ho niente da rispondere”, glissa invece Conte. Poi l’allenatore dell’Inter risponde piccato anche a chi gli chiede se la sua squadra abbia problemi di gioco: “Loro hanno stravolto un sistema che è l’Ave Maria. Che problemi di gioco ci sono? Chi gioca contro di noi stravolge sempre il modo di scendere in campo, anche stasera ci hanno affrontato in maniera diversa. Pensate prima di fare le domande”. E Capello stuzzica Conte: “Non hai un piano B?” L’ex ct risponde ovviamente “sì”, ma in studio l’ex allenatore juventino lo incalza: “Stasera non l’ho visto”. E allora l’allenatore salentino conclude: “Non ve lo diciamo perché non vogliamo renderlo pubblico e altrimenti ci parano anche il piano B”. Un atteggiamento che Capello ha commentato anche a fine trasmissione. “Ci vuole anche la forza di spiegare, dovresti educatamente rispondere alle domande quando perdi. Quando vinci è troppo facile”.
Il mister nerazzurro è apparso nervoso anche in conferenza stampa. “Ho fatto entrare Perisic al 65′, un’ala insieme ad Hakimi. Poi Sanchez con altre due punte. Più di mettere tre attaccanti più due esterni offensivi non potevo fare, ci bastava solo un gol. Non riesco a capire i vostri dubbi sui cambi. Rispetto quello che dite, ma tante volte sarebbe giusto darvi il fischietto e farvi fare gli allenatori, magari lo fate meglio”.
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