Il Real Madrid si gioca stasera un pezzo enorme del suo futuro e non può permettersi rischi contro il Borussia Monchengladbach: niente biscotto
È comprensibile che in Italia, se si giunge all’ultima giornata di una fase a gironi e un pareggio qualifica due club che si affrontano, si inizi a pensar male. Il 2-2 tra Danimarca e Svezia del 2004 è una ferita che difficilmente si rimarginerà e il fantasma ‘biscotto’ continuerà ad aleggiare su di noi ancora per un bel po’. Nel caso di Real Madrid-Borussia Monchengladbach, però, i tifosi hanno un paio di motivi per stare relativamente tranquilli.
Escludere a priori il pareggio è impossibile, ma lo è altrettanto immaginare una ‘X’ cercata volutamente dalle squadre in campo. Soprattutto se prendiamo in esame la situazione dei merengues. Inutile evitare giri di parole: il Madrid considererebbe un’apocalisse fallire l’accesso agli ottavi di finale. Sarebbe una debacle mai vissuta dai madrileni e le sue conseguenze economiche complicherebbero a dismisura in un anno già terribile per la crisi che stiamo vivendo.
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Real Madrid, in caso di eliminazione via tutti
Rinunciare ad (almeno) altri 30 milioni di euro sarebbe inaccettabile per Florentino Perez, che a quel punto prenderebbe in mano la situazione: via Zinedine Zidane, via un paio di dirigenti, totale rifondazione dello spogliatoio. L’eventuale nuovo tecnico sarebbe uno tra Pochettino e Raul, già preallertati.
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Il processo che inizierebbe da stasera sarebbe epocale e aprirebbe, di fatto una nuova era per i blancos. A questo, va aggiunto che un eventuale pareggio nemmeno lascerebbe totalmente tranquilli gli spagnoli, che in caso di vittoria dello Shakhtar si troverebbero comunque fuori. La storia, il blasone e il bilancio obbligano il Real Madrid a non fare conti, a vincere e cancellare l’incubo di ritrovarsi subito fuori da una competizione che è casa loro. Ha ragione Conte: qualsiasi altro retropensiero è solo deprimente.